Ricoveri, terapie intensive e incidenza: i dati Iss sul Covid, Regione per Regione
La curva del Covid è in fase calante, ma la discesa è estremamente lenta. Secondo quanto emerso oggi dal consueto monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità del venerdì – fino a poche settimane fa associato ai colori delle Regioni, eliminati dal governo il 31 marzo scorso – la circolazione del virus è ancora molto elevata. A livello nazionale l'incidenza di casi Covid ogni 100mila abitanti è scesa da 776 a 717. È senz'altro una buona notizia, ma il ritmo con cui calano i nuovi casi è molto lento. Nelle varie Regioni – a due settimane dalla fine di tutte le restrizioni contro il Covid – ci sono situazioni molto differenti. C'è chi ha un numero di casi più basso e chi più alto, ma soprattuto Regioni in cui il trend è ancora in crescita. Vediamo i dati nel dettaglio, sia per quanto riguarda l'incidenza che i ricoveri in ospedale, in area medica e terapia intensiva.
L'incidenza di casi Covid Regione per Regione
L'incidenza di casi Covid ogni 100mila abitanti è in calo ovunque, tranne che in Emilia Romagna, Liguria, Provincia autonoma di Trento, Piemonte e Valle d'Aosta. Il valore più alto, però, lo troviamo in Abruzzo. Vediamo il dettaglio Regione per Regione:
- Abruzzo: 1014,6
- Basilicata: 809,7
- Calabria: 747,2
- Campania: 796,1
- Emilia Romagna: 701,6
- Friuli Venezia Giulia: 594,8
- Lazio: 824,7
- Liguria: 670,7
- Lombardia: 557,5
- Marche: 805,6
- Molise: 779,0
- Piemonte: 524,4
- Bolzano: 590,0
- Trento: 518,0
- Puglia: 858,3
- Sardegna: 742,9
- Sicilia: 601,5
- Toscana: 746,9
- Umbria: 920,2
- Valle d'Aosta: 469,8
- Veneto: 896,4
Terapia intensiva e area medica, chi è messo peggio
La situazione non è particolarmente positiva neanche negli ospedali. Certo, il Covid è sotto controllo, ma ci sono Regioni che arrivano a percentuali altissime di occupazione dei posti letto da parte di malati Covid. Sappiamo bene, ormai, che la pressione sulle strutture ospedaliere rappresenta un problema per il loro ordinario funzionamento. In area medica è l'Umbria a essere messa peggio, con il 40,5% dei posti letto occupati da malati Covid. Praticamente due su cinque. Il dato, per capirci, sarebbe stato da zona rossa. Male anche la Calabria (31,8%) e la Sicilia (25,0%). In terapia intensiva è proprio la Sicilia l'unica a superare i dieci punti percentuali, segnando un 11,3%. Se ci fosse stato ancora il sistema a colori l'isola sarebbe stata l'unica Regione in zona gialla.