Ricoveri covid e terapie intensive in Italia, la situazione regione per regione
I ricoveri covid continuano ad aumentare in Italia sia in terapia intensiva sia nei reparti non critici, anche se senza particolari impennate, come confermano i dati degli ultimi giorni e anche i numeri del bollettino di oggi che registrano un ulteriore aumento di posti letto occupati negli ospedali. Gli stessi dati dell'Agenas, l'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, confermano che la percentuale dei posti letto occupati sia in terapia intensiva che in area non critica sono costanti ormai da ottobre e soprattutto stabilmente sotto le soglie critiche individuate dal Governo come uno degli indicatori che fanno scattare il passaggio di colore per le regioni con conseguenti maggiori o minori restrizioni. La situazione però è decisamente diversa da regione a regione con alcune sotto l'uno per cento e altre invece sulla soglia critica.
I dati di terapie intensive ricoveri regione per regione
La percentuale di occupazione delle terapie intensive a livello nazionale infatti è ferma al 4% dall'inizio del mese scorso mentre quella delle altre aree mediche non critiche si è attesta al 5 per certo dopo un piccolo rialzo a fine mese. Ben lontane dunque dalle soglie di allerta, rispettivamente del 10% e del 15% indicate per il passaggio in fascia gialla. A livello regionale, però, le differenze sono evidenti. Se da un lato troviamo ad esempio il Friuli Venezia Giulia con il 10% di posti letto occupati in terapia intensiva e il 7% in area medica, dall'altre parte troviamo ad esempio la valle D'Aosta che ha una percentuale di zero e cinque. Nel fascia bassa anche la Basilicata che fa segnare percentuali di zero e sette a anche la Provincia di Trento. Nella fascia alta invece ci sono Marche (9% e 6%) e Umbria (8% e 6%). Pericolare il caso della provincia di Bolzano e della Calabria che hanno una percentuale di post letto occupati in area non critica nettamente superiore alle terapie intensive con il 12 e il 10 per cento. Sopra la media nazionale anche Lazio Liguria e Toscana. Ecco i dati regione per regione:
- Abruzzo: 5% terapia intensiva, 4% area medica
- Basilicata: 0% terapia intensiva, 7% area medica
- Calabria: 5% terapia intensiva, 10% area medica
- Campania: 4% terapia intensiva, 8% area medica
- Emilia Romagna: 3% terapia intensiva, 4% area medica
- Friuli Venezia Giulia: 10% terapia intensiva, 7% area medica
- Lazio: 6% terapia intensiva, 7% area medica
- Liguria: 5% terapia intensiva, 4% area medica
- Lombardia: 3% terapia intensiva, 5% area medica
- Marche: 9% terapia intensiva, 6% area medica
- Molise: 3% terapia intensiva, 3% area medica
- Provincia autonoma di Bolzano: 3% terapia intensiva, 12% area medica
- Provincia autonoma di Trento: 2% terapia intensiva, 5% area medica
- Piemonte: 3% terapia intensiva, 4% area medica
- Puglia: 3% terapia intensiva, 5% area medica
- Sardegna: 3% terapia intensiva, 2% area medica
- Sicilia: 4% terapia intensiva, 8% area medica
- Toscana: 5% terapia intensiva, 5% area medica
- Umbria: 8% terapia intensiva, 6% area medica
- Valle d'Aosta: 0% terapia intensiva, 5% area medica
- Veneto: 4% terapia intensiva, 3% area medica