video suggerito
video suggerito

Ricostruzione L’Aquila: 4 arresti per mafia

L’Aquila: quattro imprenditori arrestati per mafia. Speculazioni di stampo mafioso per i lavori di ricostruzione post terremoto, le mani della camorra sulle case più danneggiate.
A cura di Carmine Della Pia
303 CONDIVISIONI
ricostruzione l'aquila

L’ombra della mafia sulle ricostruzioni de L'Aquila: questa mattina sono state arrestate quattro persone. L’inchiesta della Dda aquilana cerca di far luce sulle infiltrazioni mafiose nella ricostruzione della città in seguito al tragico terremoto del 6 aprile 2009. Finora sono stati arrestati quattro imprenditori legati alla ‘ngrangheta per associazione a delinquere di stampo mafioso. L’operazione in atto è denominata ‘Lypas', dal nome di una delle azienda di costruzione che avrebbe legami con la ‘ndrangheta, e si inserisce in un macro contesto fatto di speculazioni e malavita che ruota intorno al grande cantiere impiegato per  la ricostruzione de L'Aquila.

Mafia per le case più danneggiate

In seguito al processo alla Commissione Alti Rischi dello scorso settembre, si torna tristemente a parlare de L'Aquila. Alcune associazioni mafiose farebbero a gara, infatti, per inserirsi tra i lavori di ricostruzione, soprattutto per le case aquilane classificate con la denominazione ‘E’, ovvero le più danneggiate dal sisma del 2009. Si tratta, in questo caso, di commesse particolarmente ambite, per una serie di ragioni logistiche. Per la ricostruzione delle case ‘E’, infatti, non vi è alcuna gara d’appalto, pertanto l’incarico può essere affidato direttamente dai condomini nel corso di assemblee condominiali. Proprio perché ci si affida personalmente ai lavoratori, non vi sono grandi controlli, né si è obbligati a presentare certificati antimafia. L’arresto dei quattro imprenditori legati all ‘ndrangheta risale a questa mattina, ma la magistratura aquilana denuncia da molto tempo quello che ormai è diventato un far west, esente da ogni tipo di controllo e aperto, a quanto pare, ad ogni tipo di speculazione.

Indagini contro la mafia 

Nell’ambito dell’indagine ‘Lypas', Polizia e Guardia di Finanza hanno sequestrato le quote di quattro attività, ma anche cinque immobili, venticinque rapporti bancari e otto automezzi: tutto ciò che risulta correlato agli indagati e alle attività commerciali in possesso degli arrestati. Il valore complessivo dei sequestri si aggira intorno al milione di euro. Inchieste analoghe erano state avviate subito dopo quel 6 aprile 2009, a scopo preventivo. Prima dell’operazione ‘Lypas', infatti, l’operazione ‘Alta Tensione', avviata dalla Procura di Reggio Calabria, aveva portato a numerosi arresti di persone legate alla ricostruzione della città.

303 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views