Richiamate uova fresche per pericolo salmonella. L’allerta del Ministero: “Non consumatele”
Il Ministero della Salute ha segnalato il ritiro precauzionale, da parte del produttore, di alcuni lotti di uova fresche di categoria A a marchio Formenti. Il provvedimento è stato adottato a seguito del rilevamento di Salmonella nell’allevamento.
Le uova coinvolte sono vendute in confezioni da 6 unità e appartengono ai lotti con scadenza compresa tra l’08/01/2025 e il 21/01/2025. A produrle è l’Azienda Agricola Formenti Pierluigi, il cui stabilimento si trova a Beverate di Brivio, in provincia di Lecco (centro imballaggio IT097001).
Per precauzione, si consiglia di non consumare i prodotti appartenenti ai lotti segnalati. Chiunque li abbia acquistati può restituirli presso il punto vendita di riferimento.
La Salmonella è uno dei batteri più frequentemente responsabili delle infezioni alimentari. I sintomi possono comparire tra le 6 e le 72 ore dopo il consumo di cibi contaminati, ma solitamente si manifestano entro 12-36 ore. Tra i disturbi più comuni vi sono problemi gastrointestinali, febbre, dolori addominali, nausea, vomito e diarrea.
In alcuni casi, però, l’infezione può evolvere in batteriemia o provocare infezioni focali, interessando ad esempio ossa e meningi, soprattutto nei soggetti più vulnerabili, come anziani e bambini.
È solo l'ultimo richiamo alimentare di cui diamo notizia negli ultimi giorni. Giovedì 23 gennaio i supermercati Il Gigante hanno ritirato, in via precauzionale, un lotto di pomodoro in pezzi “La Polpadoro” a marchio Casar per il possibile rischio di contaminazione con frammenti indesiderati. In precedenza è toccato ad un formaggio a pasta molle prodotto con latte crudo e ripieno con crema di arancia e mandorle, ‘Grace’, a marchio Degust; e ancora prima c'era stato il richiamo delle vongole sgusciate distribuite da Nuova Eurogel Sud SRL a causa della possibile presenza di Acido Perfluoroottanoico (PFOA) in concentrazioni superiori ai limiti di legge. La settimana precedente, un altro provvedimento aveva riguardato i pinoli venduti nei supermercati Eurospin per livelli di cadmio oltre i valori consentiti.