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Ricerca Ocse sulla scuola: I docenti favoriscono ragazze e benestanti

Secondo uno studio dell’organizzazione internazionale per lo sviluppo economico i voti assegnati agli studenti dai professori spesso non rispecchiano i saperi reali ma vengono influenzati dal ceto degli alunni.
A cura di Antonio Palma
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Ricerca Ocse sulla scuola: I docenti favoriscono ragazze e benestanti

Si ripropone l'eterna questione dell'imparzialità delle valutazioni attribuite dai professori agli studenti. Questa volta a condannare l'obiettività dei docenti è addirittura un rapporto dell'Ocse, l'Organizzazione internazionale per la cooperazione e lo sviluppo economico, che nelle sue analisi sui test effettuati in vari Paesi nel 2009 rivela il fatto che nelle valutazioni gli insegnanti favoriscono soprattutto le ragazze e gli studenti benestanti. "Gli insegnanti tendono ad attribuire alle ragazze ed agli studenti provenienti da ambiti socio-economici più favorevoli migliori voti a scuola, anche se non hanno una migliore performance, rispetto ai ragazzi e agli studenti provenienti da ambiti socio-economici svantaggiati" si legge nella ricerca effettuata dall'Ocse dove si avverte che un simile andamento può penalizzare gli studenti anche nelle scelte future.

L'Italia uno dei Paesi dove la differenza  è maggiore – Nello studio che ha preso in considerazione i voti di alcuni studenti campione e i relativi test "Pisa" in Lettura, Matematica e Scienze, l'Italia non ne esce in maniera positiva visto che tra le Nazioni considerate è una di quelle dove la differenza tra voti e saperi reali è più alta. Insomma i docenti in generale sembrano basare i loro voti non solo sull'apprendimento e i saperi degli studenti ma si fanno influenzare e non poco anche da altri aspetti legati all'ambito socio-economico degli alunni.

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