Riccione, minaccia di suicidarsi buttandosi dal balcone: i vicini lo salvano, ma lui muore
Voleva suicidarsi lanciandosi dal balcone, ma è improvvisamente morto tra le braccia dei vicini accorsi per salvarlo. È deceduto così, ieri mattina, il quarantaduenne riccionese Giancarlo Magno, per cause ancora da accertare. Secondo quanto si apprende da una prima ricostruzione dei fatti, Magno, impiegato d'hotel, verso le undici del mattino del 25 giugno si è sporto dal terrazzo della sua casa, in via Tasso a Riccione, e ha iniziato a urlare frasi sconnesse, minacciando di uccidersi. I vicini di casa, una volta realizzati i propositi dell'uomo, hanno cercato di farlo desistere, parlando con lui e accorrendo verso il suo appartamento, trovando la porta di casa già aperta. A quel punto, alcuni vicini di casa sono entrati nell'appartamento di Magno e si sono diretti verso il terrazzo dove si trovava l'uomo.
Dopo alcuni ulteriori minuti di minacce e urla, a un certo punto l'uomo si è accasciato tra le braccia dei vicini di casa e dei carabinieri nel frattempo intervenuti sul posto. Non è ancora chiara la causa scatenante del malore letale che ha ucciso Giancarlo Magno, sarà l'autopsia a chiarire le cause dell'improvviso decesso del quarantaduenne. Nonostante i soccorsi sanitari siano intervenuti con tempestività e abbiano cercato di rianimare l'uomo per oltre mezz'ora, alla fine i medici hanno dovuto dichiararne il decesso. Sembra comunque non fosse la prima volta che l’uomo desse in escandescenze, ma la situazione non era mai arrivata al punto raggiunto la mattina del 25 giugno. Gli inquirenti ora stanno cercando di ricostruire le ultime ore di vita di Giancarlo Magno e il magistrato incaricato del caso, oltre a disporre l’autopsia per fare luce sulle cause della tragedia, molto probabilmente ordinerà un ulteriore approfondimento per capire se la vittima soffrisse di qualche patologia pregressa.