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Riccio preso a calci dai bambini, usato come un pallone da calcio: salvato dai veterinari a Bolzano

Ribattezzato Johnny, è stato portato in fin di vita alla clinica Südtirol Exotic Vets, fra 10 giorni tornerà nel bosco. “Viene da chiedersi che educazione ambientale stiamo trasmettendo alle nuove generazioni” si chiede Vincenzo Mulè, direttore sanitario della Clinica.
A cura di Biagio Chiariello
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Un riccio è stato preso a calci da un gruppo di bambini di un quartiere periferico di Bolzano: presa quasi come un pallone da calcio, il povero animale è stato ridotto praticamente in fin di vita. A fermare l'ignobile gesto, un gruppo di passanti che ha interrogato l'assurdo gioco e salvato il cucciolo.

A rendere nota l'emblematica vicenda a lieto fine è Vincenzo Mulè, direttore sanitario della Clinica veterinaria centro storico della città Südtirol Exotic Vets, che ha diffuso la storia di Johnny, come è stato battezzato l'animaletto maltrattato.

Il riccio, preso a pedate e a calci dai ragazzini nel tentativo ripetuto di fare gol, ha riportato ferite che si rimargineranno solo con il tempo e con le cure adatte del centro veterinario. "Il cucciolo presentava una parte del dorso abrasa e senza aculei, che ricresceranno con il tempo" ha spiegato Mulè. "Ora ha bisogno di cure mediche e assistenza costante", prosegue il direttore sanitario.

"Inizialmente Johnny era davvero molto piccolo, quindi abbiamo dovuto predisporre un classico piano di alimentazione ogni quattro ore, anche di notte, fino al raggiungimento di un peso soddisfacente", racconta il dottor Stefano Capodanno della Südtirol Exotic Vets, in cui è stato curato e assistito costantemente.

A questo abbiamo affiancato un ciclo di sverminazione con trattamenti antiparassitari perché i ricci sono sempre piuttosto soggetti a questo genere di problematiche. Grazie al fondamentale aiuto dei volontari siamo riusciti a portarlo nei tempi giusti a un buono stato di salute consentendogli di procedere al passaggio successivo prima dell'immissione in natura".

Ora Johnny, grazie anche Alessio Leonardi, un volontario del Crab, ha a disposizione un giardino in un terreno privato ad Oltrisarco nei pressi del bosco. "Quando saprà muoversi con sicurezza nell'ambiente boschivo sarà pronto ad affrontare la sua vita pienamente", spiega Capodanno. Fra una decina di giorni, quindi, il riccio potrà tornare alla natura.

"Viene da chiedersi che educazione ambientale stiamo trasmettendo alle nuove generazioni se ci sono bimbi che, anziché rimanere meravigliati davanti a un tenerissimo animale, lo usano per prenderlo a pedate", chiosa invece Mulè.

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