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Riccardo De Corato: “Milano invasa dagli africani, sembra il Maghreb”

Tre cortei di Africani in tre giorni a Milano, insorge il vicesindaco Riccardo De Corato: “problemi per la sicurezza e l’ordine pubblico, la città non può farsi carico dei problemi del Maghreb”
A cura di Alessio Viscardi
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Si sfoga il vicesindaco di Milano, Riccardo De Corato: tre cortei in tre giorni di africani, proprio come nel Maghreb. Problema di ordine pubblico, gli immigrati che vivono nel capoluogo lombardo organizzerebbero troppe manifestazioni per protestare contro i problemi dei loro paesi, come le recenti rivolte in Tunisia. Si tratta degli immigrati del Maghreb quelli che danno maggior fastidio alla comunità milanese, mettendo a repentaglio la sicurezza di Milano. Altre polemiche, come se non bastassero quella per l'esame di italiano oppure i guai causati dagli immigrati che salgono sulle gru.

La nota emessa dall'ufficio del vicesindaco con funzioni di assessore alla Sicurezza e al traffico si riferisce ai tre cortei che nei prossimi giorni saranno organizzati dalle associazioni di migranti nordafricani che risiedono in città. Dalle parole scritte da Riccardo De Corato si evince che i cortei organizzati a partire da sabato 15 a lunedì 17 gennaio a Milano comporteranno l'impiego di pattuglie di polizia locale ed alcuni interventi sulla viabilità.

Il vicesindaco si dice cosciente che a Milano uno straniero su quattro è africano, si tratta di 47 mila persone su un totale di 212 mila residenti immigrati – ma afferma saldamente che l'agenda della città non può essere dettata da ciò che accade “sull'altra sponda del Mediterraneo”. Sono temi che non dovrebbero interessare la popolazione milanese.

I cortei ed i presidi cominceranno il 15 gennaio. Alle ore 10:30 il presidio in piazza Cinque Giornata, organizzato dalla “Associazione tunisini contro la violazione dei diritti umani” di Milano. Il secondo presidio avrà luogo dalle ore 17 fino alle 22 presso le Colonne di San Lorenzo, organizzato dalla “Associazione immigrati autorganizzati”. Inoltre, il giorno 17, alle 09:00, “Associazione culturale berbera” organizza un sit-in di protesta presso piazza Diaz per chiedere la liberazione dei concittadini tenuti in carcere in Libia.

Il vicesindaco De Corato si augura vivamente che Milano non debba farsi carico dei problemi del Maghreb. Questo suscita la reazione sdegnata dell'opposizone. Il vicepresidente del Consiglio Regionale, Filippo Penati del Partito Democratico, afferma: “L'ignoranza di De Corato offende Milano. In Tunisia negli scontri degli ultimi mesi ci sono stati oltre 60 morti, vittime della repressione di una rivolta di giovani che lottano per una più equa distribuzione delle ricchezze, per la democrazia e la libertà. La violazione dei diritti umani da parte del governo tunisino è stata condannata con fermezza dall'Unione europea. Si sta parlando di una tragedia, non del capriccio di pochi facinorosi".

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