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Riccardo Branchini scomparso nel nulla, spunta testimone: “L’ho incrociato due volte, è vivo”

Dopo il nulla di fatto delle ricerche nell’invaso della diga del Furlo, una donna ha raccontato di aver visto il 19enne a Pesaro. Una testimonianza che riaccende le speranze per il giovane scomparso ormai due mesi fa da Acqualagna, nelle Marche.
A cura di Antonio Palma
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La testimonianza di una donna riaccende le speranze per Riccardo Branchini, il 19enne di Acqualagna, nelle Marche, allontanasti da casa nella notte tra il 12 e il 13 ottobre e da quel momento scomparso nel nulla. Dopo ricerche approfondite nel'invaso del Furlo, ma senza esito, e i vari appelli pubblici di familiari e parenti, infatti, una donna si è presentata ai carabinieri raccontando che il ragazzo è vivo e di averlo incrociato in strada a Pesaro più volte.

“Ho incrociato il suo sguardo due volte” ha riferito la donna, secondo quanto riporta il Resto del Carlino. Gli avvistamenti raccontati sono due, risalgano allo stesso giorno ed entrambi non lontano dal centro storico di Pesaro. La testimone ha spiegato che in entrambi i casi il ragazzo era sfuggente e questo ha fatto accrescere la sua convinzione che possa trattarsi di Riccardo Branchini.

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Una testimonianza che ovviamente sarà tutta da vagliare da parte degli inquirenti ma che ridà nuove speranza ai tanti amici e ai familiari di Riccardo Branchini che finora avevano temuto fosse morto. Nelle ultime settimane, infatti, le ricerche si erano concentrate sempre di più verso il ritrovamento del corpo del giovane che però non è stato mai rinvenuto.

Giovedì scorso, infatti, con una grande operazione, chiesta più volte anche dai familiari del 19enne, è stato scandagliato l’invaso della diga del Furlo, dove si temeva potesse essersi lanciato il ragazzo, ma non è stato trovato nulla. “Riccardo in acqua non c’è” ha confermato anche la mamma Federica Pambianchi, che sin dalle prime ore della scomparsa ha lanciato diversi appelli social in cerca di eventuali testimoni o avvistamenti.

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L’invaso è stato perlustrano con apparecchiature speciali come un drone subacqueo e l’ausilio di sonar e videocamere ma non è emerso nulla. Risultati che avevano riacceso le speranze, dopo il biglietto di addio trovato nella sua stanza, e che avevano fatto ipotizzare un suo allontanamento anche all’estero, a Dublino, dove Riccardo Branchini aveva partecipato a un viaggio studio. Ora la nuova testimonianza, che è al vaglio dei carabinieri, potrebbe imprimere una nuova svolta nel mistero della scomparsa del 19enne.

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