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Riaprono anche i centri estivi: “Così cambiano i giochi: insieme ma con la mascherina”

Mascherine, triage all’accesso, distanziamento sociale, igienizzante dappertutto e bambini divisi in piccoli gruppi: ecco le principali novità nel rispetto dei protocolli e delle normative anticontagio da Covid-19 per la riapertura dei centri estivi in Emilia-Romagna, la prima Regione a dare il via libera a partire dall’8 giugno 2020. Non tutte le città o le strutture sono pronte, ma qualcuno è già partito, come il centro privato (ma convenzionato col Comune di Cesena) dell’associazione Artexplora per Amadori, aperto ai figli dipendenti della storica azienda romagnola e non solo. L’ente guidato dal sindaco Enzo Lattuca è anche uno dei primi capoluoghi a riaprire. Lo scorso primo giugno, inoltre, la Regione ha anche previsto l’estensione dei tamponi per gli operatori del settore, al fine di garantire ulteriormente la salute dei bambini e delle loro famiglie.
A cura di Beppe Facchini
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L'Emilia-Romagna anticipa tutti e riapre i centri estivi. Come annunciato nei giorni scorsi, l'amministrazione regionale ha dato infatti il suo via libera per la ripartenza del settore a partire dall'8 giugno, precedendo di una settimana il resto del Paese. Il protocollo firmato dall'ente pone diverse regole ai centri estivi nel rispetto delle normative anticontagio da Covid-19, aggiungendo lo scorso 1 giugno una novità importante: l’esecuzione di tamponi naso-faringei sul personale a contatto con bambini e ragazzi fra i 3 e i 17 anni. "Appena lo hanno reso obbligatorio abbiamo fatto subito richiesta e dovremmo farlo tutti in questi giorni, stiamo aspettando l'appuntamento da parte dell'Asl. Comunque quasi tutti hanno fatto il test sierologico e sono tutti negativi" spiega rassicurante Leila Cavalli: è la direttrice, per l'associazione culturale Artexplora, dell'omonimo gestito a Cesena per Amadori, aperto ai figli dei dipendenti della storica azienda romagnola ma non solo, che è fra i primissimi in assoluto aver aperto nel primo giorno reso disponibile dalla Regione. Ed è proprio lei a spiegare quali le misure da mettere in campo.

Si parte da un triage effettuato all'entrata, con tanto di misurazione della febbre e domande sullo stato di salute del piccolo rivolte ai genitori (il centro Artexplora è per massimo 60 bambini alla volta, fra i 5 e i 14 anni) agli igienizzanti sparsi un po' dappertutto. Le mascherine, come sottolineato anche dalla Regione Emilia-Romagna, devono essere indossate da tutte le persone che accedono al centro, fatte salve le dovute eccezioni per specifiche attività. Ad esempio, non sono soggetti all'obbligo i bambini al di sotto dei sei anni e i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l'uso continuativo della mascherina. Non solo. I bambini dovranno indossarle sempre "nei giochi di prossimità, mentre quando la distanza supera tranquillamente il metro e mezzo possono toglierla quando sono seduti al tavolo. Qui per fortuna abbiamo molto spazio" sottolinea Leila Cavalli, con riferimento al campo sportivo San Vittore di Cesena, non la sede naturale del centro estivo organizzato da tempo dall'associazione per Amadori, ma riadattato per quest'anno a cuore dell'iniziativa anche grazie alla collaborazione del territorio, degli uffici comunali e soprattutto della stessa azienda.

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"Le attività sono state tutte ripensate per piccoli gruppi, con un educatore ogni cinque bambini fino ai 7 anni -continua Cavalli- e da 8 in su il rapporto è uno a sette". E ancora: ogni tavolo ha il suo gel disinfettante fra forbici, colori e colla vinilica; ogni bambino ha il suo astuccio con tutto il necessario per le attività di base; il pasto viene monoporzionato e consumato sempre a distanza su tavoli diversi da quelle per colorare; sotto i tendoni per le attività si sta in modo contingentato e vicino ai bagni in questo centro estivo si è persino pensato di mettere una persona addetta ad assistere i bambini per il lavaggio delle mani. "Pulisce immediatamente il bagno e lo igienizza ogni volta che viene usato" aggiunge la direttrice.

Ogni educatore viene inoltre assegnato ad un gruppo che segue per tutta la settimana, anche per eventuali necessità di tracciamento di adulti e piccoli in caso di contagio. "Ci siamo messi a lavoro già due mesi fa, pensando immediatamente ad avere un covid manager, un pediatra e una psicologa, creando una task force vera e propria che ci permettesse di inventare il centro estivo di quest'anno" conclude Leila Cavalli.

"Possiamo approfittare in queste settimane estive di una situazione del contagio in Emilia-Romagna che è quasi azzerata, ma l'attenzione rimane massima -sottolinea il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca-. Ed è anche importante questo test che facciamo coi centri estivi per la riapertura delle scuole a settembre. Il 10 giugno riapriremo anche i centri comunali per la fascia 3-6 anni -continua-. L'attesa era davvero tanta, quindi ci fa piacere essere partiti in anticipo di qualche giorno anche rispetto ad altre parti del territorio regionale: c'è un'esigenza indiscutibile che è quella delle famiglie, per conciliare lavoro e figli, ma anche e soprattutto dei bambini. Tre mesi di chiusura delle scuole -conclude il sindaco di Cesena- hanno comportato dei sacrifici anche a loro, soprattutto per i più piccoli".

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