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Riapre il Twiga, era stato distrutto dal maltempo. Briatore: “C’è un’Italia contro le aziende”

Lo stabilimento balneare di Forte dei Marmi, di proprietà di Briatore e della Santanché, è stato riaperto in un giorno dopo essere stato devastato dal maltempo che ha colpito la Versilia. Il video della senatrice di FdI che documentava la situazione aveva ricevuto molti commenti negativi. Poi è arrivata la risposta del noto imprenditore.
A cura di Biagio Chiariello
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Il Twiga di Forte dei Marmi ha già riaperto. Lo stabilimento balneare di Daniela Santanchè e Flavio Briatore era stato distrutto dalla furia del maltempo che due giorni fa ha funestato tutto il Centro Italia ed in particolare la Toscana; ma l'emergenza è rientrata in poco più di un giorno.

Daniela Santanchè, proprietaria dello stabilimento insieme a Flavio Briatore, giovedì aveva mostrato sul web i danni subiti dal Twiga, così come decine di altri stabilimenti balneari e strutture turistiche della Versilia: "Dopo tutto il lavoro, tutto quello che facciamo, la tromba d'aria è arrivata sul Twiga. Tutto distrutto, tutto crollato. Non ho parole per esprimere il mio stato d'animo".

Un video pubblicato sui canali social della senatrice di Fratelli d'Italia che aveva ricevuto molti commenti negativi. "Daniela (Santanchè, ndr), veramente, massima solidarietà per questa tragedia. Spero che il centrotavola non abbia subìto danni"o "Ma lei sa esattamente cos’è una tromba d’aria e che disastri comporta? Lì c’è stato un po’ di vento, basta pulire, conosce il significato di questa parola?". Questo il tenore dei commenti.

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È stato poi lo stesso Briatore a replicare agli "odiatori professionisti", come li ha definiti.

"Leggendo i commenti sui social abbiamo fatto felice un mucchio di persone — spiegava nel video —. Non riesco a capire che Paese di rancorosi e sfigati sia il nostro. Però sono lieto, in un giorno come questo, di fare contenti i tanti che godono delle disgrazie altrui". Per poi concludere: "Sono solidale con tutti i bagni della Versilia" ma "i quattro sfigati felici che il Twiga abbia perso 20-50 tende non bisogna nemmeno considerarli, sono delle m****"

I soci hanno fatto sapere che "Abbiamo riaperto grazie a uno sforzo eccezionale da parte dello staff — proseguono i due soci —, composto da un centinaio di persone. Hanno ripristinato anche il tetto del ristorante esterno, quindi possiamo riaprire in sicurezza".

I danni, insomma ci sono stati. "Eccome — evidenzia Santanchè —, nonostante la gente abbia scritto sui social che non li abbiamo subìti. La gente ha detto di tutto, pure che era meglio se morissi. È gente invidiosa, rancorosa, e poi…meglio che stia zitta. La Santanchè sta sulle palle? Va bene, posso capire, sono molto esposta politicamente, però chiedo almeno il rispetto per le decine di persone che lavorano qui. E vorrei chiedere invece a questa gente quanti posti lavoro ha creato".

Ma perché tutto questo rancore? "Il successo: quando ce l’hai, le persone non lo perdonano. Immagino che vorrebbero vedermi sfigata, malata, sotto a un ponte. Ma, nella vita, per me è meglio fare invidia che pietà".

Lo stesso Briatore è poi intervenuto nuovamente sulla questione:

Quando vedi un’azienda in difficoltà per calamità naturali, dovresti essere solidale. Tanto più se dà lavoro a 150 persone e lascia tutto l’indotto sul territorio. La gente dovrebbe rammaricarsi del fatto che tanti potrebbero perdere il lavoro. E invece no, c’è una parte dell’Italia che è contro le aziende, ma a favore del reddito di cittadinanza e dell’elemosina. E, tra di loro, purtroppo, ci sono tanti ragazzi".

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