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Omicidio Giulia Cecchettin

Restituita alla Chiesa di Saonara la foto di Giulia Cecchettin rubata da un 70enne di Verbania

È stata restituita alla chiesa di Saonara la foto di Giulia Cecchettin, che lo scorso mese era stata rubata da un 70enne di Verbania. Oggi il parroco don Francesco Monetti ha ricevuto l’immagine dal maresciallo Marialdo Rossin, comandante dei carabinieri di Legnaro, ringraziandolo per l’enorme lavoro svolto in tempi rapidissimi.
A cura di Ida Artiaco
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È stata restituita dai carabinieri alla Chiesa San Martino di Saonara (Padova) la foto di Giulia Cecchettin, la studentessa uccisa nel novembre del 2023 dall'ex fidanzato Filippo Turetta. L'immagine è stata risistemata oggi sull'altare del paese originario della famiglia materna della giovane e dove lei e la madre riposano nel cimitero cittadino. Il parroco don Francesco Monetti ha ricevuto dal maresciallo Marialdo Rossin, comandante dei carabinieri di Legnaro, la foto ringraziandolo per l'enorme lavoro svolto in tempi rapidissimi.

La foto era stata rubata il mese scorso dalla chiesa di Saonara. A denunciarlo era stato, anche attraverso i social, lo zio di Giulia Cecchettin, Andrea Camerotto, che su un gruppo Facebook aveva scritto: "Qualcuno ha rubato o nascosto la foto di Giulia Cecchettin posta sull'altare in chiesa a Saonara. Ci sono le telecamere in chiesa. Niente di grave ma il gesto infastidisce la comunità e la famiglia. Chiunque sia stato è pregato di rimetterla al suo posto e vergognarsi".

Subito si sono mosse le forze dell'ordine che nel giro di poche ore hanno risolto il mistero e hanno fermato un uomo di 70 anni di Verbania, incastrato dalle telecamere di sorveglianza della chiesa. È stato così possibile ricostruire che il furto è stato effettuato  il 27 marzo scorso alle ore 15:23 dall'uomo che poi si era allontanato a bordo di una Fiat Punto. I dati acquisiti hanno permesso, mediante l'incrocio con i transiti rilevati dai lettori targhe dislocati nel comune di Saonara, di individuare come presunto responsabile il settantenne residente a Verbania.

Il pm di turno presso la Procura di Padova ha emesso un decreto di perquisizione e sequestro e l'uomo, messo di fronte alle proprie responsabilità e prima che la perquisizione avesse inizio, spontaneamente ha consegnato ai militari la cornice contenente la foto asportata.

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