Respinta la richiesta di domiciliari per Filippo Mosca: il 29enne resta nel carcere di Porta Alba
Resterà nel carcere di Porta Alba Filippo Mosca, il 29enne di Caltanissetta in carcere da ormai 10 mesi per traffico internazionale di sostanze stupefacenti dopo una condanna a 8 anni e 3 mesi in Romania.
I giudici hanno confermato le misure cautelari: il giovane resterà quindi nel carcere romeno dove, secondo quanto denunciato dalla mamma Ornella Matraxia e dai legali, Mosca vive in condizioni disumane.
I giudici romeni hanno confermato le misure cautelari e respinto la richiesta di domiciliari. La sentenza in appello era attesa per il 19 aprile, ma il pronunciamento sui domiciliari è arrivato diverse settimane prima della data fissata.
Stessa sorte di Mosca è toccata all'amico Luca Cammalleri e per la ragazza italiana italiana che si era fatta recapitare il pacco nell'albergo di Filippo Mosca, al cui interno, invece che cosmetici, la polizia ha trovato 150 grammi di droga. Al telefono con Fanpage.it, la mamma del 29enne aveva annunciato che la sentenza d'appello sul caso sarebbe stata annunciata il prossimo 19 aprile.
"Mi viene da pensare che i giudici possano voler studiare bene il caso – aveva detto nell'intervista – ma non posso essere sicura di questa cosa. Speriamo che i magistrati vogliano attenzionare la vicenda giudiziaria e studiare bene le carte".
Per Filippo Mosca sono attualmente state confermate le misure cautelari in carcere e per questo motivo il 29enne non potrà lasciare il carcere di Porta Alba, dove nei mesi scorsi aveva anche subìto un tentativo di accoltellamento da parte di un altro detenuto. A quel punto, il giovane è stato spostato in un'altra cella che divide con altri 5 ragazzi.
A Fanpage.it, la mamma di Mosca aveva raccontato delle condizioni di detenzione disumane subìte in quei mesi. "Ogni volta che lo vedo è triste e sfiduciato. Cerco di fargli forza – aveva affermato – ma è molto difficile".