Reportage da Seulo, la comunità sarda più longeva del mondo: “Qui non si muore mai”
Seulo è un piccolo comune arroccato nella Barbagia omonima, verde cuore pulsante della Sardegna. La storia è quella di un luogo nascosto da vallate di lecci e macchia mediterranea, solcato da ruscelli e laghetti dove scorre – alcuni pensano – l'elisir di lunga vita. Quella di Seulo è infatti la comunità più longeva al mondo, ma nessuna bevanda miracolosa ha favorito o determinato questo primato: il segreto non è ancora stato svelato ma l'indagine in corso pare giungere verso una conclusione che vede come "integratori" per la longevità l'ambiente circostante, l'alimentazione e uno stile di vita che lascia «decidere al tempo».
«Ho ancora la patente» racconta Luigi Carta, seulese di 97 anni intento a godersi il fresco nella via principale del paese. A sorprendere maggiormente è la vivacità degli anziani: «il segreto forse sta in come siamo stati cresciuti – spiega Luigi Carta – mangiando verdure di stagione, tanto minestrone e poca carne, anche se domenica ho arrostito: avevo degli amici!». Pino Ledda, genealogista di 62 anni, è colui che ha fatto scoccare la scintilla: «sono arrivato a Seulo nel 2014 per fare uno studio genealogico demografico della comunità – racconta Ledda – mentre ricostruivo la storia familiare di ciascuna stirpe ho notato questa straordinaria longevità». A Seulo, lo 0,74% dei nati negli ultimi 159 anni è arrivato a compiere cento anni: rispetto all'Italia, la proporzione è 3,25 volte superiore. «Qual è il segreto della longevità? Ma io non lo so!» dice Caterina Moi, seulese nata il 15 aprile 1920. «È il tempo che decide» aggiunge pronta la neo centenaria, che spiega: «nella vita non bisogna mai strafare, meglio vivere avendo fiducia solo nel tempo».
«I nostri anziani oggi rappresentano un patrimonio importantissimo» dichiara il sindaco di Seulo, Enrico Murgia, 53 anni, che conclude: «sappiamo tutti che un bene culturale va protetto, ma le nostre comunità sono nicchie antropologiche e culturali che meritano una tutela forte: per questo maggiori investimenti per le piccole realtà, finanziamenti e agevolazioni per la ricerca sono fondamentali».