Renzo Formosa ucciso a quindici anni da un’auto in corsa: quattro anni al conducente
Quattro anni di carcere per Santo Salerno, il giovane che il il 21 aprile del 2017 a Siracusa, uccise il quindicenne Renzo Formosa, falciandolo con la sua Fiat Panda mentre il ragazzo tornava a casa in scooter. La decisione del giudice Salvatore Cavallaro è arrivata nell'ambito del processo con rito abbreviato per omicidio stradale. L'accusa, rappresentata dal Pm, Gaetano Bono, aveva chiesto cinque anni. "Questo è il messaggio lanciato dalla giustizia italiana – ha commentato mamma Lucia, su Facebook -"Vuoi uccidere? Usa la tua auto e la farai franca".
La tragedia è avvenuta tre anni fa, il 21 aprile, intorno alle 13 e 30, quando Renzo, in sella al suo scooter, stava ritornando a casa dalla scuola. Il ragazzo procedeva tranquillamente quando, in via Bartolomeo Cannizzo, è stato travolto da una Fiat Panda alla cui guida c'era, Santo Salerno, rimasto illeso. Non altrettanto fortunato è stato il giovanissimo Renzo, che si è spento l'indomani in ospedale, dopo un'agonia dovuta alle gravissime lesioni riportate nell'impatto.
Sotto l'occhio della parte civile, rappresentata oggi dall'avvocato Gianluca Caruso, è finita la condotta dei vigili urbani che intervennero sul luogo dell'incidente. I poliziotti, infatti, ritennero di non somministrare al Salerno l'alcol test, scelta che, come verrà dimostrato, erano legittimati ad operare. Archiviato il procedimento relativo alla condotta dei vigili, è rimasto in piedi il processo per omicidio stradale a carico del Salerno, un giovane conosciuto a Siracusa perché figlio di un altro agente della polizia municipale, quindi di un collega dei poliziotti intervenuti.