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Regno Unito: sempre più bambini colpiti da scarlattina, i consigli per evitare il contagio

Solo nell’ultima settimana a Liverpool sono stati registrati dodici casi sospetti, più del doppio della media degli ultimi mesi. La sanità mette in guardia i genitori riguardo i sintomi dei loro figli.
A cura di S. P.
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In alcune zone del Regno Unito negli ultimi tempi è stato registrato un aumento dei casi accertati di scarlattina, una malattia infettiva esantematica che colpisce soprattutto i bambini fino ai dieci anni circa. Si tratta di una malattia contagiosa soprattutto nei più piccoli in quanto frequentare luoghi come asili, scuole e palestre rende la trasmissione della patologia più facile. I medici inglesi, considerato l’aumento dei casi, stanno invitando mamme e papà a prestare particolare attenzione ai sintomi dei loro figli per recarsi subito dal medico in caso di scarlattina. I dati ufficiali, come si legge sui media britannici, parlano di dodici casi sospetti a Liverpool in una sola settimana, il doppio dei dati registrati a Manchester e più del doppio della media di Liverpool negli ultimi sei mesi.

I sintomi principali della scarlattina sono febbre e sfogo esantematico di tipo puntiforme con la comparsa di piccole macchie rosse fitte e ruvide. Generalmente le prime macchie rosse compaiono su collo, ascelle e inguine per poi estendersi nel giro di un giorno o due al resto del corpo. Anche la lingua viene colpita da puntini rossi e può ingrossarsi. Dopo pochi giorni lo sfogo inizia a migliorare lasciando spazio alla desquamazione delle zone rosse. Oltre alle macchie rosse altri possibili sintomi della scarlattina sono dolori alla gola, tonsille gonfie, difficoltà addominali e mal di testa.

Il contagio avviene attraverso il contatto con muco o saliva di un paziente infetto: si tratta quindi di una patologia che si trasmette soprattutto per via aerea ad esempio in seguito ad uno starnuto o a dei colpi di tosse. Non si esclude però la possibilità che il batterio sia presente anche su alcuni oggetti e quindi si possa contrarre la malattia entrando in contatto con cose su cui si trova lo Streptococco. È utile quindi lavarsi spesso le mani, coprirsi bocca e naso e non condividere posate o asciugamani con le persone colpite dalla patologia. L’incubazione della scarlattina è di pochi giorni dopo i quali compaiono i primi sintomi. Già prima che la malattia si manifesti, però, si è contagiosi. A provocare questa malattia è una batterio per cui va curata con antibiotici. Il NHS dice che il bambino colpito da scarlattina sarà contagioso per 24 ore dopo l’inizio della cura in questo periodo non deve frequentare la scuola.

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