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Reggio Emilia, morto avvelenato dall’acqua del canale a 21 anni: la procura indaga per omicidio

Il ventunenne foggiano è morto dopo giorni di agonia a causa di una presunta infezione contratta nelle acque del canale in cui era precipitato con la macchina. Gli inquirenti hanno aperto un fascicolo contro ignoti e indagano sull’ipotesi di omicidio.
A cura di C. M.
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Era finito in un canale con la sua automobile ed è morto dopo giorni di agonia lo scorso 31 dicembre a causa di una presunta infezione contratta proprio nelle acque di quel canale. A pochi giorni dalla tragica scomparsa del 21enne foggiano Pierfrancesco Orlando, la procura di Reggio Emilia ha disposto l'autopsia e aperto un fascicolo d'indagine contro ignoti per omicidio. Già prima del decesso erano stati disposti dalla procura gli accertamenti sul canale di Fabbrico in cui era finita la vettura del ragazzo e al momento si cerca di capire se in qualche modo se quella morte avrebbe potuto essere evitata. Il giovane 21enne non aveva infatti riportato gravi ferite ortopediche in seguito all'incidente, ma poco dopo ha iniziato ad accusare gravi problemi respiratori che nel corso di qualche giorno l'hanno portato alla morte.

Al momento si pensa che a provocare il decesso di Orlando sia stata una grave infezione contratta nel canale, ma solamente l'autopsia chiarirà le effettive cause della morte del ventunenne. L'incidente è avvenuto lo scorso 13 dicembre a Fabbrico, in provincia di Reggio Emilia. Il ventunenne si era salvato dall'impatto e non aveva riportato alcun trauma, ma poco dopo aveva iniziato ad accusare una serie di malori, provocati molto probabilmente dall'aver ingerito acqua sporca e contaminata. Il ventunenne foggiano viveva da poco in provincia di Reggio Emilia ed era stato assunto per tre mesi dalla Landini Tractor di Fabbrico, contratto che gli era stato rinnovato stante l'ottimo rendimento professionale.

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