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Reggio Emilia, ex sacerdote (per 30 anni) si sposa in chiesa: “Ho finalmente coronato un sogno”

Achille Melegari, 63 anni, nei giorni scorsi è convolato a nozze con Gerardina Bellassai, 62 anni, ex coordinatrice dei City Angels di Reggio Emilia (il gruppo di volontari di strada che assistevano senzatetto, migranti, tossicodipendenti e prostitute).
A cura di Davide Falcioni
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Per circa trent'anni ha indossato l'abito talare e guidato, come prete, svariate parrocchie della provincia di Reggio Emilia. Poi, dopo essersi innamorato di una donna, ha rinunciato al sacerdozio e si è fidanzato, arrivando a indossare stavolta l'abito da sposo. È la storia di Achille Melegari, 63 anni, che nei giorni scorsi è convolato a nozze con Gerardina Bellassai, 62 anni, ex coordinatrice dei City Angels di Reggio Emilia (il gruppo di volontari di strada che assistevano senzatetto, migranti, tossicodipendenti e prostitute).

Come racconta Il Resto del Carlino  l'uomo e la donna si erano conosciuti proprio in chiesa nel 2017. Già uniti civilmente in Comune, Achille e Gerardina hanno dovuto aspettare un po' prima di potersi dire finalmente sì anche in parrocchia. Sono infatti stati necessari la dispensa dalla Santa Sede per lui e l'annullamento delle precedenti nozze con l'ex marito alla Sacra Rota per lei. Con questi documenti hanno potuto sposarsi all'altare dell'oratorio Madonna della Neve di Cavola di Toano, sull'Appennino Reggiano.

"Finalmente abbiamo coronato il nostro sogno, il desiderio di sposarci in chiesa ci accompagna da tempo. Nonostante le cattiverie che abbiamo dovuto subire, siamo credenti e cattolici. L'amore trionfa sempre", hanno detto i due poco prima di partire per un viaggio di nozze tra i fiordi del Mare del Nord col sogno di vedere l'aurora boreale. "È stato emozionante tenere Dina per mano, guardarla negli occhi e dirle di sì", ha detto Melegari. L'ex prete – che aveva lasciato la missione pastorale con una lettera ai fedeli nella quale diceva di "non sentirsi più felice con tonaca e collarino" – crede sia il momento di aprire ai preti la possibilità di sposarsi.

"Non voglio e non mi sento di essere un simbolo – ha detto – ma se devo dire la mia, sono vicino al pensiero della Chiesa orientale: prima ti sposi e poi se ritieni opportuno ti ordini sacerdote. In Italia ci vorrebbe una rivoluzione, ma credo non si sia ancora pronti".

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