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Reggio Emilia, Consiglio di Stato ribalta sentenza del Tar: vietato bocciare in prima media

Il Consiglio di Stato ha ribaltato una sentenza del Tar di Parma che aveva confermato la bocciatura di uno studente di prima media a Scandiano. Il ragazzo aveva avuto discreti voti nel primo quadrimestre, poi peggiorati. Per i giudici andava considerata la difficoltà di passaggio da elementari a medie ed è necessario valutare “periodo più ampi”.
A cura di Susanna Picone
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Il Tar di Parma aveva confermato la bocciatura in prima media di uno studente di Scandiano, nella provincia di Reggio Emilia, ma poi il Consiglio di Stato ha ribaltato questa sentenza esprimendosi a favore del giovane che secondo i suoi insegnanti avrebbe dovuto ripetere l’anno scolastico. Da quanto si apprende, lo studente di Scandiano aveva avuto voti discreti nel corso del primo quadrimestre della prima media ma poi nelle ultime settimane dell’anno il suo rendimento era calato. Erano stati i suoi familiari, dopo aver visto il proprio ricorso contro la bocciatura del figlio confermato dal Tar di Parma, a rivolgersi al Consiglio di Stato con l’aiuto dell’avvocato Guglielmo Saporito. Per la famiglia dello studente andava evidenziato come il crollo del rendimento scolastico fosse concentrato soprattutto nell'ultimo mese dell'anno, dal 26 aprile al primo giugno.

Valutare periodo più ampi rispetto al singolo anno scolastico – E alla fine i giudici del Consiglio di Stato hanno dato ragione allo studente. Secondo loro andava considerata la difficoltà di passaggio dalle scuole elementari alle scuole medie e il profitto dello studente doveva essere valutato su base biennale. “L'appello è fondato – dice la sentenza del Consiglio di Stato – in quanto l'ammissione alla classe successiva deve fondarsi su un giudizio che faccia riferimento unitario e complessivo a periodi più ampi rispetto al singolo anno scolastico”.

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