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Reggio Calabria, incendi e proiettili non fermano Siderno: cittadini in piazza contro la criminalità

Auto e mezzi incendiati e un proiettile sul davanzale del Comune: Siderno scende in piazza per protestare contro gli attacchi che si registrano da settimane.
A cura di Francesca Lagatta
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Siderno è viva. Ne sono convinti i cittadini che sabato 20 novembre hanno sfilato per le vie della città per protestare contro i vili attacchi che si registrano nelle ultime settimane. Auto e mezzi incendiati e il ritrovamento di un proiettile inesploso sul davanzale di una finestra del Comune hanno rovinato la festa per il ritorno della comunità sidernese al voto, dopo tre anni di commissariamento. "Non ci lasceremo intimidire", ha detto pubblicamente le neo sindaca Mariateresa Fragomeni (Pd). Il corteo è partito da piazza Portosalvo, ha attraversato il centro cittadino e ha raggiunto il piazzale antistante il Comune. La manifestazione, a cui hanno preso parte diverse scuole del circondario, è stata organizzata dal movimento "In piedi per Siderno".

Attacco diretto alla democrazia

Nel 2018 il consiglio comunale di Siderno fu sciolto per presunte infiltrazioni mafiose e da allora la città della provincia di Reggio Calabria, che conta oltre 17mila abitanti, è rimasta commissariata per oltre tre anni. Poi, finalmente, a ottobre scorso il ritorno alla democrazia e alle urne, con un ballottaggio che premia l'ex assessore al Bilancio dell'ex governatore Mario Oliverio. Ma la festa dura poco. Ancora prima dell'insediamento vanno a fuoco due auto del consigliere di minoranza Domenico Catalano, poi, sette giorni più tardi, viene ritrovato un proiettile inesploso su davanzale di una finestra dell'edificio che ospita l'ufficio elettorale. Ancora qualche giorno e prendono fuoco due mezzi del Comune. "Anche se non sappiamo chi si celi dietro a questi episodi – ha detto ancora la sindaca – si tratta certamente di un attacco diretto alla democrazia".

Il mondo politico e civile risponde agli attacchi

Gli episodi hanno sollevato un'enorme onda di indignazione. Il neo presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ha subito fatto sostituire i mezzi andati in fumo con dei nuovi, sindaci e politici di ogni partito hanno inviato la loro solidarietà alla sindaca e ai suoi cittadini, condannando l'accaduto. Ma sono stati proprio i sidernesi a voler dare il messaggio più forte alla criminalità, scendendo in strada a gridare che la comunità ripudia ogni forma di violenza e prevaricazione. Nel lungo corteo di sabato c'erano anche tanti alunni, anche delle scuole elementari, che hanno voluto gridare tutta la loro rabbia per quello che sta accadendo. "Loro sono il futuro – ha detto la Fragomeni – e il fatto che siano qui stamattina a protestare lo dimostra". E sugli episodi intimidatori dice: "Non ci fermeranno, non abbiamo paura".

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