Reggio Calabria: donna con problemi psichici segregata in casa dai parenti
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L’ennesima storia di violenza su una donna arriva dalla Calabria, dove i carabinieri hanno scoperto che una anziana di 64 anni viveva segregata in una cantina. Sarebbero stati due parenti ad aver costretto la donna, che è affetta da problemi psichici, a vivere in quelle condizioni. I militari di Palmi, in provincia di Reggio Calabria, hanno infatti arrestato due persone in flagranza di reato per sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia. A finire in manette padre e figlia, rispettivamente il fratello e la nipote della donna segregata in casa. A scoprire per caso la vicenda sono stati i carabinieri della compagnia di Palmi che, giunti sul posto ad Oppido Mamertina per altre ragioni, hanno sentito i lamenti dell'anziana donna provenire dal seminterrato in cui veniva tenuta segregata e sono dunque intervenuti per liberarla dalla sua prigionia.
La donna viveva in condizioni igienico sanitarie critiche – I carabinieri che hanno trovato l’anziana si sono trovati di fronte a uno scenario raccapricciante entrando nell'abitazione. La donna viveva infatti in condizioni igienico-sanitarie critiche. La 64enne, che è vedova e non ha figli, sarebbe stata costretta dal fratello e dalla nipote a vivere segregata in quel seminterrato nel centro storico di Oppido Mamertina, nella Piana di Gioia Tauro. Sono attualmente in corso le indagini per accertare se, secondo un'ipotesi investigativa, i due arrestati nel tempo si siano appropriati della pensione percepita dalla donna e dei beni dell’invalidità.