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Reggio Calabria, accendevano mutui a nome di persone ignare: 13 arresti (VIDEO)

Buste paga, cud e documenti di riconoscimento falsificati per ottenere finanziamenti a nome di cittadini ignari: Il Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni della Calabria, insieme al personale dela squadra mobile e del Reparto Prevenzione Crimine, ha arrestato tredici persone coinvolte nella truffa, tra cui l’ex sindaco di Fiumara di Muro.
A cura di Daniela Caruso
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Polizia Postale

Ottenevano finanziamenti a nome di persone ignare della procedura: arrestate tredici persone dalla Polizia Postale di Reggio Calabria. La truffa mossa ai danni di diversi cittadini era stata architettata, nei minimi dettagli, dal gruppo criminale che aveva escogitato un meccanismo mediante il quale otteneva mutui bancari e finanziamenti consistenti, fornendo agli istituti di credito documentazioni false contenenti però i dati personali di vittime inconsapevoli delle procedure. A spiegare l'intera situazione Pasquale Trocino, dirigente della polizia postale calabra. Alle vittime venivano spedite delle ingiunzioni di pagamento, in quanto i debiti contratti non erano stati estinti. I finanziamenti venivano chiesti indistintamente sia a banche che a uffici postali, solo che i cittadini onesti che ricevevano tali comunicazioni si sono ritrovati di fronte a un grandissimo punto interrogativo che non ha provocato altro che smarrimento, visto che i prestiti non erano stati elargiti ai diretti interessati.

Coinvolti nella maxi truffa l'ex sindaco di Fiumara di Muro, un'impiegata di banca, un ragioniere commercialista e altre dieci sodali. In totale sono scattate le manette per 13 persone. Le indagini sono partite quando un cittadini truffato denunciò l'anomala situazione: l'uomo, infatti, aveva scoperto che avrebbe dovuto restituire un mutuo di 18 mila euro che, in realtà, non aveva mai domandato a nessuna finanziaria. Il Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni della Calabria, insieme al personale dela squadra mobile e del Reparto Prevenzione Crimine, è riuscito a sgominare la banda di criminali, verso i quali è stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare. I soggetti coinvolti sono accusati di reati contro il patrimonio con condotte delittuose finalizzate ad ottenere finanziamenti attraverso documentazioni alterate e mendaci, tra cui c'erano buste paga falsificate, cud e documenti di riconoscimento contraffatti. Gli istituti di credito coinvolti sono la Banca Carime di corso Garibaldi, il Banco di Napoli e Unicredit.

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