Regeni, Rosa Calipari: “La ragione di Stato non calpesti i diritti della famiglia”
"C'è sempre un punto di equilibrio che bisogna trovare tra il diritto individuale, che va sempre sostenuto, e la ragione di Stato. Bisogna tutelare la famiglia di Giulio da una parte e i rapporti con l'Egitto dall'altra. Immagino cosa stanno provando i genitori di Giulio in questo momento: da parte nostra ci sarà il massimo impegno per raggiungere la verità e perché gli assassini di questo ragazzo così brillante vengano arrestati". Parla così Rosa Villecco Calipari, parlamentare del Pd e membro del Copasir, organo di controllo dei Servizi segreti, intervistata da Fanpage.it. E quando parla di "equilibrio tra ragione di Stato e diritti individuali", la Calipari sa di cosa parla. Lei è la vedova di Nicola Calipari, agente dei servizi segreti morto 11 anni fa in circostanze mai chiarite, ucciso da fuoco "amico" statunitense in Iraq, mentre portava in salvo la giornalista del Manifesto Giuliana Sgrena, e il cui caso è stato al centro di una lunga battaglia legale tra Italia e Stati Uniti.
"Senza l'aiuto del governo egiziano, per ora è impossibile raggiungere la verità, ma il presidente Al Sisi pare che sia riuscito a convincere i suoi apparati, almeno le forze dell'ordine, a collaborare con i nostri inquirenti. Finora hanno fatto trapelare delle verità fasulle, ma a breve avremo delle novità" dice l'onorevole che, in quanto membro del Copasir è tenuta al segreto, ma aggiunge "tra le ipotesi c'è sicuramente quella della soffiata, di qualcuno che forse abbia accusato e denunciato Giulio alle autorità come un facinoroso anti Al Sisi e sia quindi finito nelle maglie di gruppi collegati ai servizi di sicurezza egiziani". La Calipari – membro del Copasir davanti al quale martedì scorso è comparso Giampiero Massolo, capo dei 007 italiani, numero 1 del Dis, il Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica – conclude: "L'Egitto, pur non avendo un sistema democratico, sta collaborando con la comunità internazionale contro l'Isis, così come è anche un elemento essenziale per la stabilizzazione della Libia, ben vicina alle coste italiane".