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Referendum per abolire il Palio con i cavalli: a Siena nessuno ha firmato la petizione

Nessuno a Siena ha firmato la petizione per chiedere di abolire il Palio con i cavalli. Per sapere cosa invece accadrà negli altri comuni nei quali è stata depositata la richiesta, bisognerà attendere il 15 settembre.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Nelle stanze del palazzo comunale di Siena è stata depositata la richiesta di un referendum popolare per l'abolizione delle manifestazioni storiche con la partecipazione di animali. Almeno 500mila firme prima del Palio per arrivare al referendum, ma a Siena non è stata raccolta neppure una firma. Per sapere cosa accadrà invece negli altri comuni bisognerà aspettare il 15 settembre. 

Il Palio di Siena è nuovamente nel mirino di cittadini e animalisti di tutta Italia. Non è la prima volta che si pensa di cancellare la manifestazione: nel '91 il regista fiorentino Franco Zeffirelli aveva lanciato l'offensiva, subito sostenuto da Brigitte Bardot. A quel punto, centinaia di personaggi celebri erano scesi in campo per affiancarsi ai due e chiedere la cancellazione della manifestazione. Nonostante questo, però, il Palio è stato mandato in scena ogni anno.

Intellettuali, artisti e politici si sono schierati in difesa e contro il Palio di Siena. Tra le persone che hanno voluto difendere l'iniziativa, il poeta fiorentino Mario Luzi,  il premio Nobel Rita Levi Montalcini, il presidente del consiglio di quel periodo Giuliano Amato, lo scrittore Giorgio Saviane, l’europarlamentare Enrico Ferri, i calciatori Walter Zenga e Alessandro Altobelli, l’avvocato Paolo Barile, il giornalista Antonio Ghirelli. Negli anni, però, i tentativi di dimostrare la brutalità del Palio per i cavalli (che per affrontare la corsa devono sottoporsi ad allenamenti continuati e intensi) sono stati tantissimi.

La goccia che ha fatto traboccare (l'ultimo) vaso relativo alle corse con i cavalli, è stato l'abbattimento di Look Amazing, caduta durante la Giostra della Quintana di Ascoli Piceno. Dopo il gravissimo infortunio, il cavallo è stato trasportato presso la clinica veterinaria di Teramo e abbattuta.

Sull'accaduto è intervenuta l'onorevole Michela Brambilla, che da anni promuove l'idea di un referendum per abolire gli eventi con gli animali, "Il fatto che sia una tradizione antica non può giustificare le sofferenze degli animali. Dobbiamo fermare queste manifestazioni pericolose per uomini e cavalli. Siamo alle solite: in nome della storia si sacrificano gli animali.  Chiedo al parlamento di calendarizzare al più presto la mia proposta di legge per mettere fine a queste manifestazioni piene di pericoli non solo per gli animali ma anche per gli uomini".

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