video suggerito
video suggerito
Opinioni

Referendum Mirafiori: Marchionne insultato dalle Br a tre giorni dal voto

Un episodio deprecabile che aumenta il clima di tensione in vista dell’imminente referendum sul tanto discusso “Contratto di Mirafiori”.
69 CONDIVISIONI
Sergio_Marchionne

Mancano ormai solo 3 giorni al contestatissimo referendum sul cosiddetto "contratto di Mirafiori" e cresce la tensione intorno allo stabilimento torinese. Infatti, mentre la Fiom, unico sindacato ad opporsi al rivoluzionario accordo che esce dal sistema confindustriale, cerca di ricucire lo strappo con alcuni settori della stessa Cgil, bisogna segnalare un inquietante episodio avvenuto a Torino. In pieno centro, su un enorme cartellone pubblicitario, è infatti comparsa una eloquente scritta "Marchionne fottiti", tracciata con della vernice rossa e suggellata dalla stella a cinque punte simbolo delle Brigate Rosse. Ai lati, sempre su dei manifesti pubblicitari, altre due scritte (sempre con  vernice rossa) che recitavano "Non siamo noi a dover diventare cinesi", "ma i lavoratori cinesi a diventare come noi", ribadendo una delle critiche più radicali al nuovo sistema proposto da Fiat.

Piuttosto cauti gli investigatori della Digos, i quali hanno sottolineato come non sia possibile identificare immediatamente come brigatisti gli autori del gesto (si tratterebbe di una "simbologia forte ma non così inedita"), anche se la situazione è costantemente monitorata. Certamente però si tratta di un tentativo di aumentare il livello dello scontro, con un gesto che è servito comunque ad alzare il tono ed attirare la massima attenzione, proprio in vista del cruciale appuntamento di giovedì e venerdì.

Ovviamente in casi del genere le agenzie di stampa sono sommerse di attestati di solidarietà e di condanne bipartisan del gesto, tanto che alcuni autorevoli analisti si chiedono "cui prodest" sollevare un simile polverone. E' abbastanza chiaro in effetti che "costringere i soggetti in causa" a parlare di Brigate Rosse, terrorismo e "clima d'odio" sia funzionale ad evitare un serio e preciso dibattito nel merito stesso della questione, con la Fiat che si appresta a compiere un passo decisivo e probabilmente irreversibile che per molti rappresenta l'ultimo tassello al definitivo rilancio dell'azienda in ottica internazionale, per altri invece il "colpo di grazia" per i lavoratori del gruppo torinese ed un precedente gravissimo in tema di rapporti sindacali.

69 CONDIVISIONI
Immagine
A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views