Record di ingressi in terapia intensiva: quali sono le regioni italiane in emergenza
In Italia è stato raggiunto un altro triste record riguardante la pandemia di Covid-19, quella degli ingressi giornalieri in terapia intensiva. Secondo il bollettino di oggi, martedì 16 marzo, del Ministero della Salute, sono 319 i pazienti che nelle ultime 24 ore sono stati ricoverati in rianimazione su tutto il territorio nazionale, un numero mai così alto dall'inizio dell'emergenza sanitaria. I posti letto occupati in terapia intensiva sono in totale 3.256. Non sorprende dunque che a livello nazionale sia stata superata di ben cinque punti la soglia critica del 30% individuata dal decreto del Ministro della Salute del 30/4/2020: stando all'ultimo monitoraggio effettuato dall'Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) del 15 marzo, l'indice si attesta al momento al 35%, per un incremento di 4 punti percentuali rispetto al rilevamento precedente del 9 marzo.
Gli ingressi in terapia intensiva nelle ultime 24 ore
La situazione varia molto da regione a regione. Ecco, di seguito, i numeri degli ingressi in terapia intensiva segnalati nelle ultime 24 ore:
- Lombardia: +83
- Veneto: +32
- Piemonte: +25
- Campania: +22
- Emilia Romagna: +38
- Lazio: +18
- Toscana: +15
- Sicilia: +11
- Puglia: +24
- Liguria: +5
- Friuli Venezia Giulia: +13
- Marche: +9
- Abruzzo: +7
- Sardegna: +2
- P.A. Bolzano: +1
- Umbria: +7
- Calabria: +2
- P.A. Trento: +4
- Basilicata: +1
- Molise: +0
- Valle d'Aosta: +0
Quali regioni hanno superato la soglia d'allerta
Secondo i dati Agenas aggiornati al 15 marzo sono 13 le regioni in difficoltà, alcune delle quali superano anche di molto la soglia di allerta. Resta sopra il 30% l'Abruzzo, fermo al 40% di occupazione dei posti letto in TI, ma con una diminuzione del 3% rispetto ai giorni precedenti. Continua a salire la pressione sui reparti delle Marche (57%), del Molise (51%), dell'Umbria (53%) e della provincia autonoma di Trento (53%). In Lombardia è stato raggiunto il 51% di saturazione dei reparti di intensiva, ed anche quelli ordinari hanno superato di 9 punti la soglia di allerta del 40%. Situazione difficile anche in Emilia Romagna (49%), Piemonte (44%), Friuli Venezia Giulia (40%) e Toscana (40%). Poco sopra la soglia del 30% si trova il Lazio (31%), insieme alla Puglia (33%) e alla provincia Autonoma di Bolzano (33%). Poco più sotto troviamo la Liguria (29%) e la Campania (26%).