Rc auto, nuova stangata per gli automobilisti: prezzi medi più alti degli ultimi 7 anni
Nonostante una lieve frenata rispetto ad agosto, la corsa al rincaro della Rc Auto continua. A settembre la polizza Rc auto infatti ha pesato molto sulle tasche degli italiani, visto l'incremento del 6,8% rispetto allo stesso periodo del 2023. A scattare la fotografia è l'Ivass, Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, che certifica un prezzo medio sui 414 euro, contro i 418 del mese precedente. Ma l'aumento su base annua non risparmia nessuno. In particolare alcune città dove il balzo nei prezzi arriva fino all'11% in più rispetto all'anno precedente.
Nella nota dell'Istituto viene evidenziato che tutte le province italiane registrano risalite nei prezziari delle assicurazioni. Quelle più contenute sono a Reggio Calabria (+1,3%), seguita da Ascoli Piceno (+3,2%), Imperia (+3,4%), Campobasso (+3,6%) e Potenza (+3,7%).
Dall'altra parte della classifica, invece, il premio è schizzato fino a +11 punti percentuali a Roma e Caltanissetta. Impennate anche a Catania (+9,7%), Cagliari (+9%) e Gorizia (+8,7%). Tra le grandi città si registra un +6,9% a Milano, +6,5% a Napoli (scalzata dal primo posto da Prato con una media di 601 euro a polizza) e +7,8% a Torino.
Gli uffici dell'Istituto sottolineano anche che "il differenziale tra Napoli e Aosta è di 261 euro, in aumento del 6,3% su base annua e in riduzione del 40,5% rispetto allo stesso mese del 2014″. Per gli assicurati che appartengono a classi di merito superiori alla prima, l'incremento del prezzo medio è del 9,8%, a fronte di un aumento del 6,1% per gli assicurati in prima classe.
Le associazioni dei consumatori storcono il naso. Con il Codacons che mette sotto i riflettori un +17,3% rispetto a gennaio 2022, pari a un aumento di 61 euro a polizza. "Considerate le 32,9 milioni di auto assicurate in Italia, la crescita delle tariffe ha determinato nell'ultimo biennio una stangata complessiva da oltre 2 miliardi di euro a danno degli automobilisti italiani", rimarca l'associazione.
Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, afferma che "bisogna tornare a 7 anni fa, ossia al settembre del 2017, per trovare un valore più alto, 415 euro" e richiede "all'Antitrust di fare verifiche e indagini sul dato anomalo di Roma, anche considerando che, a differenza di Caltanissetta il premio è molto alto, pari a 483 euro, l'ottavo più alto di Italia. Si tratta di capire se esistono intese restrittive della concorrenze o abusi di posizione dominante".
Alza i toni anche il presidente di Federcarrozzieri, associazione che raccoglie le autocarrozzerie italiane, Davide Galli: "Le tariffe Rc auto continuano la corsa al rialzo come conseguenza delle storture e delle criticità che interessano il comparto assicurativo – commenta -. Da tempo denunciamo le anomalie del settore, che arrecano danno sia agli assicurati, attraverso vincoli e limiti inaccettabili, sia agli operatori, attraverso una turbativa della concorrenza".
L'Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici (Ania), tuttavia, ricorda che negli ultimi due anni e mezzo il premio medio è cresciuto meno dell'inflazione e delle componenti di costo. E che c'è stato un abbattimento complessivo dei prezzi medi da 448 a 311 euro da settembre 2012 a settembre 2022.