video suggerito
video suggerito

Ravenna, filmata mentre fa sesso, due ragazzi assolti da stupro: “Donna consenziente anche se ubriaca”

I fatti risalgono all’ottobre 2017, quando la ragazza denunciò di essere stata violentata e filmata mentre si trovava in stato di ubriachezza in un appartamento a Marina di Ravenna. I due imputati sono stati assolti anche in appello.
A cura di Davide Falcioni
1.072 CONDIVISIONI
Immagine

Non ci fu alcuno stupro, lei era consenziente anche se ubriaca. Dopo il collegio penale di Ravenna in primo grado, la corte d'appello di Bologna ha confermato la sentenza di assoluzione piena, "perché il fatto non costituisce reato", nei confronti di due giovani imputati per violenza sessuale di gruppo per induzione con abuso delle condizioni della vittima, una ragazza all'epoca 18enne che aveva bevuto vino e superalcolici. Imputati nel processo di secondo grado un 34enne e di un 35enne all'epoca ex calciatore anche del Ravenna, che aveva immortalato la scena. Lo rendono noto Resto del Carlino e Corriere di Romagna.

I giudici della Corte d’Appello del capoluogo emiliano hanno confermato ieri l’assoluzione per i due uomini accusati di violenza sessuale di gruppo ai danni di una ragazza all'epoca dei fatti appena maggiorenne, respingendo le richieste della Procura di Ravenna che puntava a riaprire l’istruttoria e a riascoltare i testimoni.

Si chiude così, almeno sul piano giudiziario, una vicenda che aveva acceso il dibattito già con la sentenza di primo grado. I fatti risalgono all’ottobre 2017, quando la ragazza denunciò di essere stata violentata e filmata mentre si trovava in stato di ubriachezza in un appartamento a Marina di Ravenna. I due imputati – uno di origine romena, l’altro senegalese ed ex calciatore del Ravenna – erano stati arrestati all’inizio dell’indagine. Secondo l’accusa, uno avrebbe abusato della giovane, mentre l’altro avrebbe ripreso la scena con il telefono. La versione dello stupro, tuttavia, era stata sconfessata dai successivi giudicanti che si erano susseguiti nel caso, a partire dal Riesame bolognese che aveva scarcerato i due accusati i quali avevano sempre sostenuto che la ragazza era consenziente.

La vicenda era maturata la notte tra 5 e 6 ottobre di otto anni fa. Dopo svariati bicchieri di vino e superalcolici in un locale del centro, la 18enne era stata accompagnata in un appartamento dove era stata condotta sotto la doccia e filmata; poi, dopo un caffè, il rapporto sessuale. Lei era andata a denunciare assieme al fidanzato qualche giorno dopo ricordando solo frammenti della serata.

Secondo le motivazioni di assoluzione dei giudici di primo grado, giusto 15 minuti prima "di avere il rapporto in contestazione", la 18enne era riuscita a interloquire con gli amici e, al telefono, con la madre, fornendo peraltro "risposte congrue alle sue domande". Cioè "si era dimostrata "pienamente in sé, in grado di esprimere validamente un consenso" che "esprimeva in particolare con la mimica e la gestualita'". Anzi, dai video "non si apprezza costrizione o manovra seduttiva, istigativa o persuasiva" del 33enne, né "passività inerte o incoscienza della vittima". In quanto al filmare docce e rapporto, sebbene azione "rozza e deprecabile", non aveva agevolato "la violenza in contestazione". Di avviso opposto, la pm Angela Scorza aveva presentato appello, parlando di "scena raccapricciante" e "stato di inconfutabile incoscienza" di una ragazza "completamente indifesa" e in balia del "comportamento denigratorio dei presenti".

1.072 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views