Rave party finisce male a Cusago: 50 feriti, una ragazza è in coma
Oltre cinquanta feriti – venti dei quali appartenenti alle forze dell’ordine – e una quarantina di fermi. E' questo il bilancio (non ufficiale) dello sgombero effettuato in un capannone nell'area industriale di Cusago (Milano), dove nel weekend si è svolto un rave abusivo. Secondo le stime, 1.700 giovani provenienti da ogni parte d'Italia e d'Europa si sono dati appuntamenti per questo party destinato ad entrare nella storia (proprio per l'alto numero di partecipanti) dei rave abusivi. Così, nella tarda serata di ieri 150 tra poliziotti e carabinieri hanno fatto il loro ingresso nella struttura per dei controlli. E' stata la scintilla che ha innescato gli scontri. Stando alle informazioni diffuse dalla Questura di Milano, gli agenti sono stati bersagliati da un fitto lancio di bottiglie e sono intervenuti. Nel parapiglia una ragazza di 22 anni sarebbe inciampata battendo la testa, come confermato da alcuni amici della stessa giovane. Trasportata all'ospedale San Carlo di Milano, è stata sottoposta ad un intervento chirurgico per un'emorragia cerebrale. Attualmente si trova in coma farmacologico.
Durante gli scontri (una giovane su Twitter parla di un vero e proprio "scenario da guerra") una ventina di agenti sono rimasti contusi, un funzionario sarebbe stato ferito da una bottigliata in faccia, e sono stati danneggiati alcuni mezzi. Diversi i ragazzi costretti alle cure del 118. Quattro le persone arrestate. Sequestrati anche quattro furgoni con materiale vario.
E' probabile che gli incidenti di questa notte siano da collegare al rave abusivo sventato dai carabinieri venerdì sera a Trezzo d'Adda, sempre nel Milanese. Circa 3mila persone si erano date appuntamento in un'area industriale (di proprietà del Comune) dismessa. Il blitz delle forze dell'ordine ha portato alla denuncia in stato di libertà di ben 26 persone, molti dei quali francesi con precedenti penali alle spalle.