Rave contro le elezioni a Bologna: “200 partecipanti identificati, luogo pericoloso: c’era amianto”
Lo scorso fine settimana è stato organizzato un rave party non autorizzato in un edificio abbandonato situato nella zona industriale di San Lazzaro di Savena, adiacente alla via Emilia.
I carabinieri della compagnia locale hanno identificato oltre duecento persone, provenienti da diverse parti d’Italia, che hanno partecipato al raduno illegale promosso sui social media per attirare migliaia di giovani da tutto il Paese. "L’intervento dei carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile e della Stazione di San Lazzaro, oltre a ristabilire le condizioni di legalità, è stato necessario per tutelare l’incolumità dei presenti, entrati in un ambiente industriale pericoloso da cui erano stati rimossi 3.000 mq di amianto durante una bonifica", spiegano i militari.
I carabinieri hanno inoltre sequestrato diverse sostanze stupefacenti e attrezzature utilizzate per organizzare l’evento, procedendo anche alla confisca di materiali e mezzi impiegati durante il rave. All’interno dell’edificio si è registrato anche l’accesso al tetto da parte di alcuni partecipanti, che hanno ignorato i pericoli legati a una struttura in stato di abbandono da anni.
Sul posto, già dalla sera di venerdì, erano presenti diverse pattuglie della compagnia dei carabinieri di San Lazzaro. Dalla mattinata di oggi sono iniziate le prime identificazioni.
Lo slogan dell’evento, “Bologna: diserta le urne, scegli Taz”, era presentato come una forma di protesta contro le elezioni regionali e il sistema politico in generale. "Per quanto ci riguarda – si leggeva nel volantino diffuso sui social dagli organizzatori – a questa tornata elettorale rispondiamo riprendendoci ossigeno e spazio con questa nuova Taz". E ancora: "Abbiamo aperto un edificio industriale abbandonato per tutti coloro che, questo fine settimana, preferiranno un weekend di autogestione e libertà alla delega e alle urne".