Ravanusa, beffa per i parenti delle vittime: chiesti i soldi dei funerali solenni
“Purtroppo la solidarietà si è fermata in piazza Primo maggio”: a pronunciare queste parole ai microfoni del Tg2, che ha dato notizia di un conto da 10mila euro per i funerali di ciascuna vittima della strage di Ravanusa– conto che sarebbe arrivato ai parenti dei 9 morti dell’esplosione (10 tenendo conto di Samuele, rimasto nel grembo di mamma Selene) – è l’avvocato Salvatore Loggia, che rappresenta tre delle vittime della tragedia. A Fanpage.it l’avvocato non ha confermato in realtà la cifra di 10mila euro a persona, spiegando di non aver ancora ricevuto né preventivo né fattura e che il costo dei funerali non sarebbe mai stato trattato tra parenti e onoranze funebri. “Si dice che qualcuno ha pagato diecimila euro, qualcuno intorno ai cinque, seimila euro, ma non posso essere preciso, sono solo voci che ho sentito” puntualizza Loggia.
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Ravanusa, Carmelo D'Angelo, che sostiene che il Comune fin dall'inizio è stato tenuto al di fuori dalla vicenda. "Dei funerali si sono occupati i titolari delle tre onoranze funebri del paese – è quanto spiega D’Angelo – Abbiamo chiesto all'inizio: chi paga? E loro ci hanno risposto: ce la sbrighiamo noi con le famiglie. Noi non volevano che pagassero le famiglie ma ci hanno tirato fuori. Poi abbiamo saputo che alcuni funerali sono stati pagati dalle assicurazioni dell'ufficio legale di qualche familiare, dalla ditta di un altro. Noi eravamo e siamo disponibili a dare un contributo. Naturalmente la cifra di partenza non può essere diecimila euro: un funerale costa circa un terzo”.
I funerali solenni per le vittime dell’esplosione di Ravanusa sono stati celebrati Il 17 dicembre scorso in piazza Primo Maggio. C’erano i politici locali e non solo e, schierati in alta uniforme ai piedi dell'ingresso della chiesa Madre, tutte le forze dell’ordine. "Non dimenticheremo chi ha perso la vita nel posto che riteniamo il più sicuro: la casa. Non dimenticheremo", le parole del sindaco D'Angelo, che aveva voluto ricordare i nomi e le storie delle vittime.