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Covid 19

Rasi dice che vaccinare i bambini è necessario per proteggerli dalla variante Delta del Covid

La quarta ondata Covid non risparmierà i bambini secondo Guido Rasi, che insiste sul vaccino per proteggerli dalla variante Delta. Natale? “Non sarà normale”.
A cura di Susanna Picone
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Vaccinare i bambini contro il Covid è importante per proteggerli dalla variante Delta, che li colpisce di più rispetto all'Alfa che prevaleva nelle ondate precedenti della pandemia di Coronavirus. A dirlo è Guido Rasi, ex direttore dell'Ema e consulente del Commissario all'emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo, intervenuto questa mattina nel programma di Radio1 “Sabato anch’io". Secondo Rasi, i bambini sicuramente possono contribuire alla diffusione del virus Sars Cov2, ma vanno vaccinati soprattutto per proteggere loro stessi. “Purtroppo – questa la previsione dell’esperto – la variante Delta in questa quarta ondata non risparmierà neanche loro". Per questo va ascoltato "il grido di dolore lanciato dai pediatri", che non fanno considerazione epidemiologiche, ma basate sulla protezione dei bambini. Rasi ha anche spiegato che sulle dosi di vaccino per i più piccoli è in corso la valutazione da parte dell'Agenzia europea dei medicinali (Ema) per una dose ridotta, mentre l'ente regolatorio statunitense, la Food and Drug Administration (Fda), ha già completato la valutazione indicando che la dose per i bambini è un terzo dell'attuale vaccino Pfizer e un decimo del Moderna. Per tutte e due i vaccini si prevede quindi una dose di 10 milligrammi invece di 30 e 100, rispettivamente. In merito ai bambini, Rasi ha parlato anche delle attuali regole a scuola spiegando che "il problema vero è che per le scuole non è stato fatto niente di strutturale": "Non è tanto una questione di classi affollate, quanto di gestione dei flussi in entrata e in uscita".

La terza dose di vaccino Covid dovrebbe essere l'ultima

Parlando sempre di vaccini Covid, Rasi ha detto che la terza dose dovrebbe essere l’ultima. "Per gli immunologi – ha spiegato nel corso del suo intervento – il ciclo completo di solito prevede tre dosi. Se non ci saranno altre varianti, con la terza dose dovremmo essere a posto". Non è apparso invece ottimista quando ha parlato di come sarà il prossimo Natale: probabilmente migliore del 2020, quando le restrizioni anti-contagio erano molto severe, ma non sarà un Natale “normale” secondo l'ex direttore dell'Ema. "Siamo molto a rischio, siamo in un equilibrio molto precario", ha detto facendo riferimento all’attuale situazione epidemiologica. "Se saremo molto disciplinati in questo mese che rimane, potremo avere un Natale migliore di quello dell'anno scorso, ma normale direi di no".

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