video suggerito
video suggerito

Raro tumore rimosso con chirurgia robotica a Torino: occupava gran parte del torace di una donna

Un tumore raro al torace di 13 centimetri è stato rimosso con la chirurgia robotica nel reparto di Chirurgia Toracica all’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. I medici hanno spiegato come è stato possibile effettuare questo intervento innovativo.
A cura di Susanna Picone
2.658 CONDIVISIONI
Immagine

Da Torino arriva la notizia di un intervento innovativo: un tumore raro al torace e di dimensioni insolite, ovvero di 13 centimetri, è stato rimosso con la chirurgia robotica nel reparto di Chirurgia Toracica all'ospedale Molinette della Città della Salute.

Il tumore occupava gran parte del torace della paziente, una donna di 39 anni, che è tornata a casa appena tre giorni dopo l’intervento in ottime condizioni generali.

Finora non si conosceva un intervento di asportazione di una massa tumorale così grande vicino al cuore con un intervento chirurgico mini-invasivo effettuato.

A parlare dell’innovativo intervento il dottor Paraskevas Lyberis: "Con tre piccole incisioni sul torace di circa un centimetro abbiamo portato a termine l'intervento di timo-timomectomia, che con le tecniche tradizionali avrebbe richiesto un taglio di circa quindici-venti centimetri sul torace ed una sternotomia con un decorso postoperatorio più lungo e doloroso", ha spiegato.

La sfida dei medici dell’ospedale Molinette di Torino era di asportare un tumore così grande localizzato sopra il cuore e l'aorta mediante l'utilizzo del robot, guidato dal chirurgo toracico. Sempre più spesso si utilizza il robot in sala operatoria per rendere gli interventi meno invasivi, più sicuri e senza complicanze.

I dottori della Chirurgia Toracica universitaria diretta dal professor Enrico Ruffini, Paraskevas Lyberis e Francesco Guerrera, hanno spiegato di aver utilizzato una tecnica chirurgica modificata, avvalendosi del robot, tramite l'utilizzo di nuovi traccianti fluorescenti che hanno consentito di asportare la massa senza lasciarne alcun residuo e senza danneggiare né cuore né polmoni della paziente.

È stata necessaria anche la collaborazione del dottor Simone Arolgo della Chirurgia Generale universitaria, diretta dal professor Mario Morino: viste le dimensioni della massa, hanno dovuto eseguire una piccola incisione aggiuntiva sottosternale per poterlo estrarre.

Questo intervento così complesso – fa sapere l'Aou – è stato portato a termine con le tecnologie avanzate robotiche in dotazione alle Molinette, che garantiscono in primis grande precisione chirurgica e riduzione dei rischi di sanguinamento per rottura di grossi vasi. La tecnica, essendo mini-invasiva, offre inoltre il vantaggio di ridurre il dolore post-operatorio, i giorni di ricovero e anche l'impatto estetico.

2.658 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views