Rapporto Ocse: in Italia un bambino su tre è in sovrappeso
In Italia è allarme obesità per i bambini. A dirlo è l’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) nel rapporto “Health at a Glance 2015” su salute e sanità. Secondo l’Organizzazione, in Italia “i tassi di sovrappeso e obesità tra i bambini sono tra i più alti al mondo”. Tra i bambini italiani fino ai 9 anni, il tasso di sovrappeso rilevato è del 36% per i maschi e del 34% per le femmine, rispettivamente 11,7 e 11,9 punti percentuali in più della media Ocse. L’Italia si piazza così al quinto posto tra i membri dell'organizzazione, dietro solo a Grecia, Gran Bretagna, Usa e Nuova Zelanda. Secondo l’Ocse è aumentata anche la percentuale di quindicenni che dichiarano di essere in sovrappeso, dal 14% del 2001 al 17% del 2010. Ma l'obesità non l'unico fattore di rischio per i giovani italiani su cui l'Ocse pone l'accento. L’Organizzazione scrive infatti che “il consumo di alcool nocivo sta aumentando e il consumo di tabacco è alto” e che “tutto questo porterà probabilmente a una maggiore domanda di assistenza sanitaria in futuro”.
L’Italia è al top invece per quanto riguarda l’aspettativa di vita che arriva a 82,8 anni: il nostro è il quarto paese dietro a Giappone, Spagna, Svizzera e Francia. Le donne continuano ad avere un’aspettativa di vita superiore di 5 anni rispetto agli uomini, ma questo divario si è ridotto di 1,5 anni a partire dal 1990. Secondo l’Ocse, inoltre, le persone con un più alto livello di istruzione possono aspettarsi di vivere in media sei anni più a lungo. Una differenza particolarmente pronunciata per gli uomini con un divario medio di quasi 8 anni. Nonostante la longevità però gli anziani italiani non vivono in buona salute. L’aspettativa di vita sana per i 65enni italiani è in media di 7 anni senza disabilità per le donne e circa 8 per gli uomini, sesta più bassa tra i membri Ocse. Molti anche i casi di demenza, mentre per quanto riguarda i suicidi l’Italia è al quarto ultimo posto.
