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Rapporto AlmaDiploma: giovani sempre più “smart”, promossi i prof

I diplomati del 2015 fotografati dal XIII Rapporto di AlmaDiploma promuovono la propria esperienza scolastica: l’81% è soddisfatto. Sono concreti, determinati e consapevoli che il loro futuro dipende dalle loro scelte e dal loro impegno.
A cura di Susanna Picone
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I diplomati italiani sono sempre più “smart”: riconoscono l’importanza del life-long learning, cioè la necessità di formarsi per tutta la vita, si impegnano a scuola per rispettare i tempi e ottenere buoni voti e svolgono stage ed esperienze internazionali sia per merito della scuola che per iniziativa personale. Amano girare il mondo per inseguire i loro sogni, incontrare maggiori opportunità lavorative e arricchirsi a livello professionale e personale. Sono insomma concreti, determinati e consapevoli che il loro futuro dipende soprattutto dalle scelte che faranno e dal loro impegno. È quanto emerge dal “Profilo dei diplomati 2015” presentato oggi da AlmaDiploma e AlmaLaurea, in occasione del XIII convegno nazionale “(Mi) Valuto (Mi) Oriento. La cultura della valutazione per la cultura dell'orientamento nell'istruzione secondaria”.

Le esperienze di studio all’estero – I più “smart” di tutti si son diplomati con 100 o 100 lode (6%), il 9% con un voto tra 91 a 99, il 50% con un voto da 71 a 90; il 35% con 60-70. Il giovane diplomato italiano appare anche come un esperto internauta che fa sport, non teme di impegnarsi nel lavoro, fa volontariato e si impegna in attività culturali, è aperto alle novità ed è dotato di buon senso critico. Dall’indagine è emerso che nel 2015 il 35% degli studenti ha compiuto esperienze di studio all’estero, metà dei quali partecipando a programmi organizzati dal proprio Istituto. Le esperienze di studio all’estero sono particolarmente diffuse tra i diplomati del liceo linguistico (73%), dal liceo classico (46%) e dallo scientifico (37%). I Paesi di destinazione più frequenti sono il Regno Unito, l’Irlanda e gli Stati Uniti.

Inglese lingua straniera più diffusa – La lingua straniera più diffusa tra i diplomati italiani è l’inglese, con 54 su 100 che dichiarano di avere una conoscenza “almeno buona”. La conoscenza scritta dello spagnolo, del francese e del tedesco è decisamente più contenuta rispetto alla lingua inglese. Per quanto riguarda la loro esperienza scolastica l’81% dei diplomati del 2015 dice di essere soddisfatto. Quasi uno su due – il 46% – se potesse tornare all’età di 14 anni, cambierebbe però indirizzo di studio e/o la scuola. Per il 12% di loro non ha funzionato la scuola, per l’8% il corso scelto, per il 27% entrambi. Per quanto riguarda il futuro il 14% dei diplomati si dichiara “incerto”.

Prof promossi, strutture no – Buoni i voti che i ragazzi danno ai loro insegnanti, per competenza (soddisfatto il 77%), per chiarezza espositiva (71%), disponibilità al dialogo (70%), capacità di valutazione (61%). Meno positivi invece i voti per le infrastrutture degli istituti, soprattutto l’adeguatezza dei laboratori e delle aule (52%), degli impianti e delle attrezzature sportive (49%).

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