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Ritrovato il bimbo rapito dalla madre durante incontro protetto. La zia: “È frastornato ma felice”

Il piccolo era scomparso in Valle d’Aosta: a portare via il bimbo di 5 anni era stata la madre, una 29enne del Gambia, che vive in una casa di accoglienza per donne con problemi. Mamma e figlio sono stati ritrovati nel Cuneese.
A cura di Biagio Chiariello
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immagine di repertorio
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La polizia ha fatto sapere di aver ritrovato il bambino di 5 anni di cinque anni che giovedì era stato portato via dalla madre ad Aosta, durante un incontro autorizzato dal tribunale per i minorenni di Torino. Mamma e figlio erano a Barge, nel Cuneese, ed è stato individuato dagli agenti della Squadra mobile di Aosta, in collaborazione con quella di Cuneo, coordinata nelle ricerche dalla Procura di Aosta.

A confermare il ritrovamento è stata la zia, originaria di Châtillon: "È frastornato, ma felice. Quando mi ha vista mi ha abbracciata forte, dicendomi che la madre l'aveva portato via", aggiunge. Riguardo alla fuga, "il bambino ha raccontato di aver preso pullman e treni" insieme alla madre per allontanarsi dal centro di Aosta, dove si è svolto l'incontro di giovedì. "Oggi – aggiunge la zia – è la nostra ombra". 

L'allarme giovedì era stata dato proprio dalla zi. "Siamo disperati, il bambino non vuole stare con la mamma. Abbiamo provato a lasciarlo solo con lei, ma lui piangeva e voleva andarsene. Non riusciamo a comprendere come sia potuto accadere tutto ciò e soprattutto come sia possibile che nessuno abbia assistito alla fuga" le parole alla La Stampa.

Si ipotizza che la donna avesse come obiettivo di arrivare in Francia passando prima per Torino.

Due volte alla settimana – racconta la zia  – una volta al Consultorio di Châtillon, una seconda volta ad Aostaabbiamo accompagnato Muhammed all’incontro la madre che vive in una casa di accoglienza per donne con problemi ad Aosta. Lo abbiamo lasciato alle 11:30 e siamo tornati a prenderlo alle 14:30. L’incontro doveva svolgersi alla presenza di un educatore. Giovedì, quando siamo arrivati ​​alle 14.30, madre e bambino non c’erano più. L’educatore ci ha detto che stavano arrivando, erano usciti un attimo. E invece non si sono più rivisti”.

Il bimbo compirà 5 anni ad agosto. Il padre si trova in Africa: "Non sappiamo dove sia e mio cognato a Torino chissà dov’è", dice ancor la zia . "C’è stato anche un ricovero sociale per due settimane, nostro nipote aveva bisogno di cure, era… trascurato, insomma".

A partire da fine marzo 2023 la vicenda di Muhammed è seguita da una équipe multidisciplinare composta da educatore, assistente sociale, psicologo e mediatore interculturale, su mandato del Tribunale dei minori. Da circa due mesi i giudici hanno deciso per la collocazione del piccolo agli zii materni e l’attivazione di visite protette pur senza sospendere la responsabilità genitoriale in capo alla madre, ha fatto sapere l’assessorato regionale alla sanità.

Secondo l’assessorato regionale alla Sanità "la sottrazione del minore non è avvenuta nel corso di un incontro protetto, ma di un incontro libero tra madre e figlio, in ossequio a quanto stabilito dal Tribunale. L’assessorato auspica un rapido ritrovamento del bambino, nel superiore interesse rispetto al benessere e alla serenità del piccolo".

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