video suggerito
video suggerito

Rapinatore si rifugia in un asilo: i carabinieri non intervengono

Milano: un rapinatore trova riparo in un asilo. Visibilmente ubriaco, ma non armato, l’uomo semina il panico. I carabinieri, prontamente avvertiti, non intervengono: c’è una riunione sindacale in corso.
A cura di Carmine Della Pia
15 CONDIVISIONI
Rapinatore si rifugia in un asilo

Una scuola materna di Milano diventa rifugio per un rapinatore ubriaco. Le maestre erano riuscite a gestire la situazione, e la dirigente aveva allontanato il malintenzionato, ma lo spavento è stato tanto, soprattutto per l'incolumità dei piccoli. Poco dopo le nove e mezzo di lunedì mattina, un uomo entrava nell'edificio di via Oglio, al Corvetto, urlando frasi sconnesse. Visibilmente ubriaco, l'intruso era riuscito ad entrare alle spalle di una mamma che aveva dimenticato il telefonino dentro. L'asilo era in balìa di quell'uomo, così le maestre si erano chiuse nelle classi, vietando ai bimbi di uscire. I soccorsi, chiamati immediatamente, non arrivarono mai, e fu solo la dirigente scolastica ad allontanare il malintenzionato, arrestato in strada, poco dopo, per una rapina ad un supermarket vicino. Una delle maestre si era recata di persona al comando dei vigili di via Oglio, situato di fronte all'asilo, ma nessuno aveva posto attenzione al caso.

Asilo al Corvetto, tragedia sfiorata (e ignorata) – Il malvivente che si era rifugiato in un asilo del milanese dopo una rapina aveva fatto irruzione senza armi, fortunatamente. Per questo motivo alla dirigente non risultò complicato allontanare l'uomo ubriaco, che, comunque, aveva seminato il panico per almeno un'ora, lunedì scorso. Questa mattina i genitori dei bimbi si sono riuniti con le insegnanti per discutere di quanto accaduto. A destare maggiore perplessità, la mancanza di soccorsi. Di fronte all'asilo di via Oglio c'è un comando di carabinieri, eppure, nonostante una telefonata e una segnalazione dal vivo, nessuno aveva prestato attenzione a ciò che stava accadendo. In quel momento era in corso una riunione sindacale, per cui non poteva muoversi nessuno. L'uomo non era armato ma "sembrava che potesse perdere l'equilibro mentale in qualsiasi momento", aveva riferito la dirigente, responsabile, comunque, dell'incolumità del personale e, soprattutto, dei bambini. Con la scusa di fumare una sigaretta, la donna lo aveva invitato ad uscire fuori al cortile, e, con molta fatica, era riuscita a spingerlo verso la strada, chiudendo immediatamente il cancello.

15 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views