Rapina a mano armata in villa a Teramo, famiglia legata e minacciata: banda fugge con bottino da 200mila euro

Una banda di cinque rapinatori armati ha fatto irruzione in una villa isolata a Martinsicuro (in provincia di Teramo) intorno alle 21 di sabato 29 marzo. Le indagini per tentare di catturarli sono in corso.
Stando a quanto riporta Il Messaggero, la villa apparterrebbe a un noto armatore, Federico Crescenzi. Durante la rapina l'uomo si trovava all'interno della casa insieme a sua moglie, i due figli adolescenti e due amici dei ragazzi. Tutti sono stati sequestrati e minacciati.
Il bottino della rapina ammonta a circa 200mila euro, oltre a tre pistole legalmente detenute dalla vittima. Fortunatamente, nessuno è rimasto ferito.
Stando a quanto è stato ricostruito dalle forze dell’ordine, la banda è entrata nella villa armata e con il volto coperto da passamontagna. Nonostante la presenza di almeno cinque cani da guardia, i malviventi sono riusciti a entrare nella proprietà forzando una finestra.
Prima hanno immobilizzato i tre ragazzi più grandi, che si trovavano al piano interrato, poi sono saliti al piano superiore e hanno sequestrato i genitori e il figlio di 14 anni.
L'uomo è stato quindi costretto sotto minaccia a consegnare le chiavi della cassaforte da cui i rapinatori hanno prelevato denaro, gioielli e le tre pistole. È probabile che i malviventi conoscessero le abitudini della famiglia e sapessero come muoversi nell'abitazione.
Dopo aver ripulito la villa, i cinque si sono allontanati, sembra a piedi, facendo perdere le loro tracce. Poco dopo è stato lanciato l'allarme: sembra che uno dei ragazzi sia riuscito a slegarsi e a liberare anche gli altri.
Sul posto sono arrivati i Carabinieri di Alba Adriatica e delle compagnie della zona che indagano con il supporto del nucleo investigativo del comando provinciale di Teramo. Gli investigatori adesso stanno vagliando le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona e stanno ascoltando i testimoni.