Ragusa, neonato gettato nella spazzatura con cordone ombelicale attaccato: salvato da passante
Un bambino appena nato è stato gettato nella spazzatura con il cordone ombelicale ancora attaccato. È accaduto nelle scorse ore a Ragusa dove il piccolo è stato rivenuto ancora in vita da un passante che ha subito fatto scattare l’allarme salvandolo da morte certa. Il ritrovamento è avvenuto nella serata di ieri, mercoledì, in zona Pianetti della cittadina siciliana. Il piccolo era stato gettato in un bidone della spazzatura posto all’esterno di un palazzo per la raccolta dei rifiuti porta a porta. Ad insospettire il passante i lamenti che provenivano da quel contenitore in via Saragat.
Sospettando potesse trattarsi di un cucciolo di animale gettato via come spazzatura, la persona si è avvicinata e ha aperto il bidone scoprendo però con grande meraviglia e sdegno che si trattava in realtà di un neonato che piangeva disperato. Il piccolo era stato addirittura infilato in un sacchetto di plastica e solo aprendolo si è a capito che era un neonato. Il bimbo era stato avvolto in una copertina e poi messo dentro il sacchetto. Dopo la richiesta di auto con una telefonata al 118, sul luogo del ritrovamento è accorso del personale medico con un'ambulanza che ha provveduto a pendere in cura il piccolo e a trasportarlo immediatamente in ospedale.
Il neonato è stato ricoverato nel reparto di Terapia intensiva neonatale dell’ospedale "Giovanni Paolo II" di Ragusa ma si tratta di un ricovero a scopo precauzionale per nutrirlo e tenerlo sotto osservazione visto che dai primi esami non sarebbero emersi particolari problematiche di salute. Sul caso sta indagando ora la squadra mobile della polizia per cercare di risalire ai responsabili del gesto e alla mamma del piccolo abbandonato. "A Ragusa un equipaggio delle volanti ha salvato un neonato trovato da un cittadino avvolto in una coperta e con cordone ombelicale attaccato, in una busta su marciapiede. Il bimbo ora non è in pericolo di vita. Indaghiamo per ricostruire l'abbandono" hanno scritto dalla polizia postando sui social la foto del piccolo in ospedale.