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Ragusa, donna trovata morta in casa in una pozza di sangue e col cranio fracassato

La 66enne è stata rinvenuta priva di vita in casa sua dal nipote che poi ha chiamato i soccorsi medici. Giaceva a terra in una pozza di sangue e col cranio fracassato, vittima di una morte violenta. Per gli inquirenti si tratta di omicidio: la polizia sta interrogando familiari e conoscenti per ricostruire le sue ultime ore di vita.
A cura di Antonio Palma
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Tragico ritrovamento nella serata di giovedì a Ragusa. Una donna è stata rivenuta priva di vita e in una pozza di sangue all'interno della sua abitazione nel centro storico della città siciliana, in via Giambattista Odierna. A fare la macabra scoperta il nipote della vittima che era andato a trovarla e ha lanciato l'allarme. A prima vista tutto lascerebbe pensare che la signora, la 66enne Maria Zarba, sia stata vittima di una morte violenta. In questo senso  si stanno muovendo in queste ore gli inquirenti locali che ipotizzano un omicidio commesso con una certa violenza, come ha confermato il questore della città, Salvatore La Rosa. Le indagini sono affidate alla polizia che per prima è arrivata sul luogo del ritrovamento dopo che il personale di un'ambulanza del 118  ha constatato il decesso della donna.

Dopo l'allarme, sul posto infatti sono intervenuti gli uomini della squadra mobile della polizia seguiti poi dai reparti della scientifica per i rilievi del caso, dal medico legale per l'ispezione cadaverica e dal pubblico ministero di turno della procura di Ragusa. Al momento le notizie che trapelano sono poche e gli inquirenti mantengono il massimo riserbo sull'accaduto. Non si conoscono ancora le cause del decesso della donna che sarebbe stata trovata in una pozza di sangue e col cranio fracassato. Non si esclude possa essere stata vittima dell'ennesimo femminicidio. Dopo aver raccolto elementi e investigativi e dichiarazioni di testimoni, infatti, la polizia ha portato in Questura un uomo per interrogarlo. Personale della squadra mobile sta interrogando anche altri  familiari e conoscenti per ricostruire la personalità della vittima e le sue frequentazioni.

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