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Ragazzo si risveglia dal coma dopo un incidente, la mamma chiama i media per ringraziare i medici

La mamma di un giovane di 22 anni ha chiamato i giornali locali di Valvasone Arzene per ringraziare i medici che hanno assistito il figlio dopo un incidente stradale, permettendogli così di risvegliarsi dal coma. “Senza di voi non ce l’avremmo fatta” ha voluto far sapere la donna tramite le pagine dei giornali.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Matteo Dalla Pozza, 22 anni, si è risvegliato dal coma dopo essere stato ricoverato per un grave incidente in moto a Cividale. A raccontare la storia è il Messaggero Veneto, il quotidiano che ha raccolto la testimonianza della madre.

La donna avrebbe infatti chiamato la redazione del quotidiano veneto per dare la bella notizia poco prima delle 14 di giovedì 29 agosto. Matteo dovrà ora affrontare un lungo percorso di riabilitazione, ma la mamma ha voluto ringraziare tramite i media locali i medici e gli infermieri che si sono occupati di lui.  

Il 22enne è un militare in servizio all'ottavo reggimento alpini di Venzone ed era rimasto ferito nella notte tra venerdì 23 e sabato 24 agosto mentre guidava la moto di un amico. Il giovane era stato ricoverato all'ospedale di Udine. Quando Matteo è entrato in coma, la madre non ha più lasciato il suo reparto fino a quando, mercoledì 28, si è finalmente risvegliato.

"Voglio ringraziare i medici Federico Norante e Silvio Gandini – ha sottolineato la mamma del 22enneil reparto di anestesia e rianimazione 1 dell’ospedale di Udine e tutto lo staff.  Ringrazio anche il sindaco di Valvasone Arzene Fulvio Avoledo e il consigliere regionale Markus Maurmair, ci sono stati accanto insieme a don Domenico e don Daniele".

La madre del 22enne ha ringraziato anche gli scout di Valvasone, da sempre amici e compagni di avventura del figlio. "La sua strada purtroppo non è finita qui – ribadisce la donna – ma si intravede l'uscita dalle tenebre. Per il giovane, infatti, ora si apre un lungo percorso di riabilitazione. La madre promette di rimanergli accanto. "Le cose stanno andando bene, ora muove gli arti ed è sveglio. Senza il sostegno di tutti non ce l'avremmo fatta".

Il 22enne si prepara quindi per tornare a casa e iniziare il suo lungo percorso riabilitativo accanto alla famiglia.

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