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Omicidio a Pescara: 17enne ucciso a coltellate

Pescara, trovato morto 17enne nel parco Boden Powell, fermati due minori: ipotesi di omicidio per lite

Un ragazzino di 17 anni è stato trovato morto nel parco Robert Boden Powell a Pescara. Si indaga per omicidio e si ipotizza che il delitto, compiuto con un coltello da sub, sia maturato in seguito a una lite tra baby spacciatori. Fermati due minori figli di un avvocato e un maresciallo dei carabinieri.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Un ragazzino di 17 anni è stato trovato morto a Pescara nella serata di domenica 23 giugno. Secondo le forze dell'ordine chiamate a parco Baden Powell, l'adolescente sarebbe stato assassinato dopo una lite con altri coetanei. Sul cadavere, le autorità hanno riscontrato diverse ferite da arma da taglio.

Le indagini sono coordinate dalla Polizia di Pescara e sul luogo dell'omicidio si è recato anche il capo della procura, Giuseppe Bellelli. Il cadavere senza vita del giovane di 17 anni (e non di 15 come inizialmente ipotizzato dalle autorità) è stato trovato riverso tra le sterpaglie poco lontano da un sottopassaggio nei pressi del parco, poco distante dal campetto di calcio. Questo sarebbe il luogo di ritrovo dei ragazzi del posto, non molto lontano dal centro di Pescara.

Addosso alla vittima non sono stati trovati documenti. Sul posto anche  il pm presso il Tribunale dei minori di L'Aquila, David Mancini, che ha confermato l'ipotesi omicidio. Con loro anche un'altra magistrata del tribunale dei minori.

Ad allertare i soccorsi intorno alle 21 di ieri sera, un passante che aveva notato il corpo riverso tra le sterpaglie. Gli operatori del 118 hanno provato a rianimarlo, ma dopo interminabili minuti hanno dovuto certificarne il decesso. Il 17enne non ancora identificato sarebbe stato ucciso con un coltello da sub e per il momento l'ipotesi più accreditata, secondo chi indaga, è quella di una lite tra baby-spacciatori, ragazzini che ogni sera si ritrovano al campetto sul retro del parco Robert Baden Powell per vendere soprattutto hashish.

Tra le piste accreditate, anche quella di un "regolamento di conti" per motivi legati proprio alla droga. Le indagini sono ancora all'inizio e soltanto gli approfondimenti e gli accertamenti del caso potranno definire con precisione la dinamica dei fatti. Per il momento, gli inquirenti indagano per risalire alla generalità del 17enne ucciso che non aveva documenti con sé al momento dell'aggressione.

Per l'omicidio sono stati fermati due minorenni. L'arma del delitto sarebbe stata gettata in mare, lì dove i due si sono recati dopo aver ucciso il 17enne. Per recuperare l'arma sono al lavoro i sommozzatori dei vigili del fuoco. Sembrerebbe confermato il movente legato al piccolo spaccio di droga. Il tutto si sarebbe verificato al termine di una lite avvenuta nel tardo pomeriggio nel parco Baden Powell. Abbandonato tra le sterpaglie, il corpo del giovane è stato trovato solo in tarda serata.

Stando alle prime indiscrezioni, i due minori fermati a Pescara sarebbero uno il figlio di un avvocato e l'altro il figlio di un maresciallo comandante di una stazione locale di un comune in provincia di Pescara. Le forze dell'ordine definiscono "apparentemente normale" il contesto sociale di appartenenza della vittima e dei due presunti killer di un anno più piccoli. I due ragazzi sono in stato di fermo in un centro di prima accoglienza ed entro 4 giorni ci sarà l'udienza di convalida.

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