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Ragazzine 12enni bevono volontariamente candeggina: ricoverate, ipotesi sfida a Palermo

Secondo quanto ricostruito finora, i due episodi si sono consumati a poche ore distanza l’uno dall’altro e in due posti diversi ma il sospetto è che possa trattarsi di una terribile sfida tra ragazzini.
A cura di Antonio Palma
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Due ragazzine di appena 12 anni sono state ricoverate nelle scorse ore in ospedale a Palermo dopo aver bevuto volontariamente della candeggina. I due episodi sono avvenuti in due momenti distinti e in due luoghi diversi ma le due ragazzine si conoscono e frequentano la stessa scuola. Per questo è scattato subito il campanello di allarme e sui fatti sono state avviate immediatamente le indagini del caso per stabilire dinamiche e possibili collegamenti. Il sospetto è che possa trattarsi di una terribile sfida tra ragazzini.

Dopo aver bevuto un sorso di candeggina, le due minorenni si sono sentite male e sono state soccorse dai sanitari del 118, intervenuti a seguito di due distinte chiamate di emergenza. Trasportate d'urgenza all'ospedale dei Bambini "G. Di Cristina" di Palermo, qui sono state ricoverate e sottoposte alle cure del caso ma fortunatamente le loro condizioni non sarebbero gravi.

Secondo quanto ricostruito finora, i due episodi si sono consumati a poche ore distanza l'uno dall'altro e in due posti diversi. Una delle due avrebbe ingerito la sostanza tossica mentre giocava in una villetta con le amiche, mentre l'altra avrebbe portato addirittura una bottiglietta con la candeggina a scuola e avrebbe assaggiato il liquido mentre era in classe.

Le due ragazzine, entrambe residenti in provincia ma in due cittadine distinte anche se limitrofe, frequentano lo stesso istituto scolastic. Qui ieri si sono recati i carabinieri di Monreale che stanno indagando ora sul fatto per fare luce su cosa è accaduto.

Il sospetto è che alla base dei due gesti possa esserci una matrice comune e cioè una sfida nata tra ragazzini senza valutare le terribili conseguenze di un simile atto. Al momento però nessuna certezza sui motivi del gesto e non è escluso che i due casi possano avere motivazioni diverse e che siano avvenuti a distanza ravvicinata per pura casualità. In ogni caso bisognerà poi stabilire se qualcuno abbia istigato le ragazzine a compiere il gesto.

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