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Ragazzina abusata da un 15enne nei bagni della stazione a Lecce: attirata lì dal fidanzato minorenne

Un ragazzo di 15 anni è stato arrestato in seguito alla violenza sessuale perpetrata nei confronti di una coetanea che si era recata in una stazione nel Leccese per incontrare il fidanzatino. Durante la violenza, il ragazzo sarebbe rimasto in attesa in un locale vicino al luogo dell’aggressione. Sono in corso anche accertamenti sul fidanzatino della vittima.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Immagine di repertorio
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Un ragazzino di 15 anni è stato arrestato con l'accusa di aver abusato di una coetanea nei bagni di una stazione ferroviaria in provincia di Lecce. A sporgere denuncia è stata la madre della vittima: la donna, allarmata perché la figlia non rispondeva al telefono, si era recata alla stazione per portarla a casa e l'avrebbe trovata nel bagno proprio mentre il 15enne abusava di lei.

La vittima ha raccontato di essersi recata lì perché avrebbe dovuto incontrare il fidanzatino, anch'egli 15enne, con il quale aveva appuntamento. Durante la violenza sessuale, l'adolescente sarebbe rimasto in attesa in un locale poco lontano dal luogo dell'aggressione. I fatti risalgono al 28 luglio scorso, ma sono stati resi noti soltanto ora.

La vittima dell'abuso ha raccontato di essere stata aggredita dal coetaneo mentre si stava recando all'appuntamento con il fidanzato. Non è chiaro per il momento se i due adolescenti si conoscessero: sul 15enne pende l'accusa di violenza sessuale aggravata in concorso. I carabinieri hanno eseguito nei suoi confronti un'ordinanza di custodia cautelare e ora sono in corso ulteriori accertamenti sul fidanzatino della giovane. Il 15enne arrestato è stato messo in una comunità.

Dopo la violenza sessuale, stando a quanto ricostruito, l'adolescente sarebbe stata portata in ospedale e i sanitari hanno rilevato le lesioni compatibili con l'aggressione. Fondamentale è stata anche l'analisi dei telefoni cellulari sequestrati, dai quali è emerso come gli indagati avessero chiesto alla ragazzina e alla madre più volte di non sporgere denuncia.

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