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Omicidio Giulia Cecchettin

Ragazzi scomparsi, l’appello del papà di Giulia Cecchettin: “Filippo, facci almeno sentire la sua voce”

Il papà di Giulia Cecchetin, Gino, è tornato ancora una volta a rivolgersi all’ex fidanzato della figlia, Filippo Turetta, nel sesto giorno di ricerche dei due ragazzi scomparsi sabato 11 novembre: “A Filippo dico: ‘Ritorna, riportaci Giulia, fatti vedere, fermati”. Al momento il giovane è iscritto nel registro degli indagati per tentato omicidio.
A cura di Eleonora Panseri
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Giulia Cecchettin e il padre Gino
Giulia Cecchettin e il padre Gino
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"So che Giulia è trattenuta contro la sua volontà perché non starebbe mai cosi' tanto tempo senza dare notizie di sé. A Filippo dico: ‘Ritorna, riportaci Giulia, fatti vedere, fermati. Non ti giudichiamo ma è il momento di fermarsi e di parlare assieme". Il papà di Giulia Cecchetin, Gino, è tornato ancora una volta a rivolgersi all'ex fidanzato della figlia, Filippo Turetta, nel sesto giorno di ricerche dei due ragazzi scomparsi sabato 11 novembre.

"Secondo me il ragazzo è spaventato, forse non sa cosa fare – ha proseguito ancora l'uomo che sta cercando in questi giorni di mantenere ancora viva la speranza – Di sicuro si sa muovere nel territorio. Forse si è nascosto. Ma se ci senti, facci sentire anche solo la voce di Giulia, anche questo potrebbe essere un speranza perché i giorni sono tanti ed è estenuante, le forze vengono meno per noi familiari".

Il ragazzo al momento è stato iscritto nel registro degli indagati per tentato omicidio. La Procura in una nota ha fatto sapere che l'iscrizione è stata necessaria anche per consentire attività necessarie e irripetibili: per non lasciare inesplorato alcuno spunto investigativo, infatti, sono state disposte alcune perquisizioni che hanno avuto corso nella mattinata di venerdì 17 novembre.

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Il legale della famiglia Cecchettin: "Crediamo ancora in un lieto fine"

"Non ci sono aggiornamenti, attendiamo fiduciosi nella speranza di qualche notizia perché la situazione è snervante e preoccupante. Ma l'ipotesi che ci possa esserci un lieto fine non è abbandonata, quindi attendiamo. Ci sono ricerche davvero a tappeto, c'è un impegno straordinario". Queste le parole dell'avvocato Stefano Tigani, il legale che sta assistendo la famiglia Cecchettin, commentando l'avvio del sesto giorno delle operazioni di ricerca.

"La macchina si è mossa evidentemente con una certa accuratezza, non si riesce a capire che movimenti abbia fatto. Sono convinto che ad una soluzione si arriverà perché non può certo sparire nel nulla – ha detto ancora l'avvocato – Non me la spiego come possa non avere lasciato tracce quell'auto". Tigani ha anche fatto sapere che al momento non ci sono novità sul fronte dell'analisi del Dna delle tracce di sangue rinvenute a terra poco lontano al luogo dell'ultimo incontro dei due ragazzi.

Ieri, giovedì 16 novembre, sono stati appesi dalla sorella della ragazza, Elena, alcuni fiocchi rossi fuori dal cancello della loro abitazione. Proprio ieri infatti la 22enne avrebbe dovuto discutere la sua tesi di laurea nel dipartimento di ingegneria biomedica, all'Università di Padova.

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