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Ragazzi colpiti da un fulmine sul Gran Sasso: “Abbiamo portato a spalla il nostro amico fino a valle”

I ragazzi colpiti da un fulmine durante una tempesta sul Gran Sasso hanno portato il loro amico in spalla fino a valle per salvarlo. Il ragazzo, un trentenne romano, è grave.
A cura di Natascia Grbic
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Lo hanno portato a spalla per seicento metri, andando più veloce che potevano per salvargli la vita. Così due amici romani che sabato erano andati a fare un'escursione sul Gran Sasso in Abruzzo hanno soccorso il loro amico, colpito da un fulmine.

Il ragazzo, un 30enne residente a Roma, ha riportato ustioni e ferite in tutto il corpo. Ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale de L'Aquila, è in gravi condizioni e non ha ancora ripreso conoscenza dopo che il fulmine lo ha colpito. I sanitari lo hanno messo in coma farmacologico. I due amici che si trovavano con lui, invece, stanno abbastanza bene e non sono in pericolo di vita.

I tre ragazzi stavano scendendo sul sentieri del Corno Grande che arriva alla sella del monte Aquila quando sono stati colpiti da un fulmine. Secondo quanto riportato da la Repubblica, stavano tornando alla macchina, erano alla fine dell'escursione e sarebbero dovuti tornare a casa dopo aver passato una giornata in mezzo alla natura. In quel momento grandinava e pioveva fortissimo, e i primi tuoni sono cominciati a sentirsi nel cielo. A un certo punto, il boato: in due sono stati sbalzati a terra, mentre il terzo componente del gruppo è stato colpito dal fulmine, perdendo conoscenza.

Mentre correvano verso valle con il loro amico in spalla, i ragazzi hanno incontrati i carabinieri del Parco, che proprio poco prima avevano sentito il forte boato causato dal fulmine. Subito si è attivata la macchina dei soccorsi: il 30enne è stato prima rianimato per venti minuti dal personale del 118 e poi è stato caricato sull'ambulanza, che lo ha portato d'urgenza in ospedale. Operato subito dai medici, le sue condizioni sono gravi e la prognosi è al momento ancora riservata.

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