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Ragazza sequestrata e picchiata in un palazzo abbandonato a Verona: liberata dalla polizia

A Verona gli agenti di polizia sono riusciti a liberare una giovane donna che era stata sequestrata e picchiata dall’uomo con cui viveva in uno stabile abbandonato. A dare l’allarme è stata la sorella della vittima che si è messa in contatto con le forze dell’ordine. Il presunto aguzzino, un ragazzo poco più che ventenne, è stato arrestato e ora si trova in carcere.
A cura di Eleonora Panseri
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A Verona gli agenti di polizia sono riusciti a liberare una giovane donna che era stata sequestrata e picchiata dall'uomo, un ventenne di origini marocchine, con cui viveva in uno stabile abbandonato. Il ragazzo è stato arrestato e ora è si trova in carcere.

Secondo quanto è stato ricostruito dal quotidiano veneto L'Arena, la ragazza sarebbe stata trattenuta contro la sua volontà in una sorta di tugurio nei pressi della stazione ferroviaria ed è stata ritrovata in stato di shock con segni di violenza sul volto e sul corpo.

Il ritrovamento della ragazza

A dare l'allarme sarebbe stata la sorella della vittima, contattando la Questura di Cremona, che ha poi attivato i colleghi di Verona. Gli agenti della squadra mobile, tracciando la posizione del telefonino della giovane, sono riusciti a individuato il luogo dove si trovava, in un immobile in circonvallazione Oriani occupato da senza fissa dimora, sgomberato dalle forze dell’ordine nei mesi scorsi. Poi sono riusciti a entrare in casa forzando il lucchetto che bloccava l’ingresso.

La ragazza è stata trovata intrappolata in una sorta di tugurio, in evidente stato di shock, con segni di violenza sul volto e sul corpo. Abbracciava un gattino, dal quale non si è voluta separare. Portata poi in ospedale per accertamenti e dopo un colloquio con gli agenti ha sporto denuncia per maltrattamenti e lesioni aggravate.

L'arresto del presunto aguzzino

L’arresto è stato possibile grazie alle recenti disposizioni normative che per i reati di maltrattamenti hanno previsto l’istituto dell’arresto in flagranza differita che consente, a fronte di inequivocabili prove documentali e fotografiche, di procedere all’arresto nelle 48 ore successive al fatto.

Il presunto aguzzino, un giovane poco più che ventenne, è stato subito portato nel carcere di Montorio in attesa dell’udienza di convalida. Dopo aver convalidato l’arresto, il giudice ha disposto nei confronti del giovane la custodia cautelare in carcere.

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