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“Raga, ho bisogno di un donatore di midollo”. L’appello di Marco, 23enne malato di leucemia

Marco Zabeo, 23 anni, tre mesi fa ha scoperto di essere affetto da leucemia linfoblastica acuta, malattia gravissima per la quale è necessario un trapianto di midollo osseo.
A cura di Davide Falcioni
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Una strana febbre associata a stanchezza e perdita di peso. Sono i sintomi riferiti lo scorso 18 marzo ai medici dell'ospedale di Mestre da Marco Zabeo, 23 anni, da tempo alle prese con uno stato di forma decisamente anomalo, vista la sua giovane età. I risultati degli esami diedero infatti un esito tremendo: Marco era affetto leucemia linfoblastica acuta, malattia gravissima che aveva compromesso le sue difese immunitarie costringendolo a un ricovero di 39 giorni nel reparto di ematologia del nosocomio veneto.

A quasi tre mesi dalla diagnosi Marco ha affidato a un post sui social network un accorato appello: "Raga ho bisogno di un donatore di midollo, per favore andate a tipizzarvi, non vi costa nulla. Ps: potreste salvarmi la vita".

Dopo la diagnosi Marco si è sottoposto ai primi cicli di chemioterapia, sia in ospedale sia a casa. "È stato difficile affrontare, accettare e metabolizzare la diagnosi – spiega al Corriere – E poi non potevo uscire dalla stanza perché il rischio infettivo è altissimo con gravi conseguenze in caso dovesse accadere qualcosa, quindi ero ‘rinchiuso' tra tre mura e una finestra. Ho provato una sorta di ‘paura del mondo' e mi mancavano i miei cari".

L'isolamento forzato hanno insegnato a Marco ad apprezzare le piccole cose: "I profumi, una camminata , il calore del sole o il calore di un abbraccio … Ho sicuramente imparato a darci un' importanza totalmente diversa, non fare più nulla per scontato e apprezzo molto di più la vita". Sa che, terminata la chemioterapia, dovrà sottoporsi al trapianto di midollo. Tuttavia, la compatibilità è circa di uno su 100 mila ed è per questo che ha lanciato un appello affinché le persone contattino l'Admo (Associazione donatori di midollo osseo). "Mi piacerebbe che ci fosse più sensibilità e sensibilizzazione verso queste tematiche: io in primis non avevo idea di cosa fosse o come si facesse la donazione di midollo osseo, e purtroppo alcune cose si scoprono solo se ci riguardano direttamente. Purtroppo per chi ha queste patologie, la sopravvivenza dipende anche in parte dalla solidarietà delle persone e non solo dalle terapie".

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