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Raffaele Lioce trovato morto sotto cumulo di rifiuti: “I servizi sociali conoscevano la sua situazione”

La trasmissione “Chi l’ha visto?” è tornata a trattare la storia di Raffaele Lioce, l’80enne trovato morto sotto cumuli di rifiuti nella sua abitazione di Foggia. Secondo quanto emerso dal servizio televisivo, i servizi sociali conoscevano la situazione del pensionato.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Raffaele Lioce (foto Chi l'ha visto?)
Raffaele Lioce (foto Chi l'ha visto?)

C'è ancora il cellophane sulla porta dell'appartamento di Raffaele Lioce, 80 anni, trovato il 17 marzo scorso senza vita nella sua camera da letto, tra gli oggetti da lui accumulati negli anni. L'anziano pensionato è stato trovato lì dove avrebbe dovuto essere cercato fin dall'inizio, sepolto dai cumuli di cose superflue che aveva accumulato in casa. Dalla sua scomparsa, la porta dell'appartamento era stata lasciata aperta e alcuni condomini avevano segnalato la presenza di topi e di insetti sul pianerottolo del condominio di Foggia. La trasmissione "Chi l'ha visto?" è tornata a parlare del caso, dopo essersi occupata per prima della segnalazione di alcuni condomini preoccupati perché Lioce non si faceva vedere ormai da mesi.

La storia che emerge dal lavoro della redazione della trasmissione Rai, è di profonda solitudine e abbandono. Il cadavere dell'80enne è infatti stato ritrovato durante alcuni lavori, quando una ditta di operai per lo sgombero è entrata in casa per portare via i cumuli di immondizia. Il Comune di Foggia aveva avanzato la richiesta di sgombero e bonifica degli spazi il 2 marzo scorso, quando il corpo dell'anziano non era ancora stato ritrovato. I lavori per lo sgombero erano quindi iniziati e gli operai, sicuri che non vi fosse più nessuno, hanno invece rinvenuto la salma.

A quel punto, le operazioni si sono interrotte per consentire di portare via il corpo e sono poi riprese a singhiozzi. Il dubbio è che per il pensionato di Poste Italiane non sia stato fatto abbastanza: la sua situazione era stata più volte segnalata dai suoi vicini e gli assistenti sociali erano a conoscenza delle condizioni del suo appartamento. La moglie lo aveva abbandonato diversi anni fa, esasperata dalle difficoltà che doveva fronteggiare in solitudine. Per Lioce, rimasto solo, era stato nominato un amministratore di sostegno, l'avvocato Marcello Sacco.

La misura, però, non era stata sufficiente e Lioce aveva continuato ad accumulare rifiuti. Dopo il ritrovamento del corpo, avvenuto il 17 marzo scorso, la porta dell'appartamento è incredibilmente stata lasciata nuovamente aperta fino all'intervento della trasmissione "Chi l'ha visto?". Dopo la messa in onda del servizio sui disagi dei condomini, la porta dell'abitazione viene finalmente chiusa e il cellophane posto sulla porta.

Resta il dolore dei vicini di casa e di tutti coloro che vivevano nello stesso stabile, sconvolti dalla grande solitudine dell'anziano morto sepolto in casa.

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