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Radioterapia bloccata all’ospedale Molinette di Torino, tagliati i cavi dei macchinari: “Possibile sabotaggio”

Bloccata l’attività di radioterapia presso l’ospedale Molinette di Torino. I cavi dei macchinari sarebbero stati recisi da ignoti in un probabile atto di sabotaggio. Un solo macchinario è rimasto in funzione mentre si lavora per ripristinare le attività a pieno regime.
A cura di Gabriella Mazzeo
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L'attività di radioterapia alle Molinette di Torino, l'ospedale più importante del Piemonte, è bloccata per il taglio dei cavi collegati ai tre acceleratori lineari. Si tratterebbe di un atto di sabotaggio denunciato dall'azienda ospedaliero-universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino. Ad accorgersi del taglio dei cavi è stato il personale sanitario all'apertura del reparto.

Una delle tre apparecchiature è rimasta in funzione, mentre i tecnici della Città della Salute e dell'azienda produttrice delle macchine mediche stanno lavorando per ripristinare la piena attività degli altri strumenti medici.

I pazienti che avrebbero dovuto sottoporsi a radioterapia in mattinata sono stati tempestivamente avvisati dal personale ospedaliero. Nelle prossime ore tutti gli impianti verranno rimessi in funzione e i pazienti saranno sottoposti ai trattamenti programmati già per il pomeriggio di oggi o al massimo nei prossimi giorni, in base alle esigenze indicate da chi ha prenotato.

Secondo quanto emerge, l'azione vandalica non si sarebbe fermata ai soli macchinari: dell'acqua sarebbe infatti stata versata sui computer del reparto compromettendo di fatto le comunicazioni interne.

Non è chiaro cosa sia accaduto e chi possa aver reciso i cavi dei diversi macchinari ad uso medico. Dall'azienda ospedaliera parlano di sabotaggio sul quale bisognerà vedere chiaro nelle prossime ore. La priorità al momento è quella di ripristinare l'attività medica per permettere ai pazienti di sottoporsi alle visite già nel pomeriggio. Un solo macchinario sarebbe infatti rimasto in funzione dopo l'atto vandalico.

Quanto accaduto e le motivazioni dietro il gesto sarà chiarito nelle prossime ore, solo dopo il ripristino totale di tutte le linee della radioterapia che resta prioritario per il bene dei pazienti.

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